Il caso dell'anno è inevitabilmente quello di The Day Before, il gioco di Fntastic che da mesi ha cavalcato sull'onda di un presunto hype, per poi finire nel modo peggiore possibile.
Con alcune suggestioni anche da The Division, il cui secondo capitolo trovate su Amazon, The Day Before per anni ha lasciato intendere di essere un videogioco ben diverso da quello che era in realtà.
Sono successe molte cose relativamente a questa produzione truffaldina nelle ultime settimane quindi, per capire il motivo per cui questo caso videoludico è effettivamente un caso, riassumiamo quello che è successo di recente.
Il 9 dicembre scorso, The Day Before è stato pubblicato su Steam dopo una lunga campagna promozionale in cui era stato raccontato come "un MMO che incontra The Division e The Last of Us". Niente di tutto questo 1) è mai stato vero e 2) è presente nel gioco, tanto che i giocatori lo hanno massacrato su Steam.
Mentre The Day Before si stava avviando verso il viale del tramonto, il team di sviluppo Fntastic ha fatto una serie di cose nel giro di qualche ora, a distanza di neanche una settimana dal lancio del gioco: ha dichiarato bancarotta e annunciato la chiusura dello studio, rimosso completamente The Day Before da Steam, cambiato nome nella speranza di poter tornare in un futuro, probabilmente.
Su quest'ultimo punto è arrivata una precisazione da parte di Fntastic, che da un lato chiarifica la situazione e dall'altro la complica ulteriormente. Non c'è nessuna mossa disperata da parte dello studio che, afferma sui propri social, non cambierà nome e non tenterà un ritorno di qualche tipo:
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«Stiamo chiudendo. Le voci che suggeriscono che abbiamo cambiato nome non sono vere. Non siamo affiliati a The Wild Eight da molti anni.»
Sembra che non sentiremo più parlare di The Day Before e del suo team a questo punto, mentre Fntastic (o qualunque cosa sia in questo momento) ha già promesso i rimborsi per tutti i giocatori:
«I rimborsi su Steam sono disponibili per qualsiasi cliente che scelga di restituire The Day Before, indipendentemente dal numero di ore o giorni trascorsi a giocarci. Steam lo ha confermato.»
Abbiamo come l'impressione che torneremo a parlare di The Day Before in ogni caso, perché una truffa come questa non si era mai vista nel mondo dei videogiochi. Infatti, come ha rivelato un ex-sviluppatore, il titolo non è mai stato sviluppato come un MMO seppure sia stato raccontato come tale.