Se c'è un caso nel 2023 dei videogiochi che ricorderemo nei prossimi tempi è quello di The Day Before, il titolo di Fntastic che da mesi ha cavalcato sull'onda di un presunto hype, per poi finire nel modo peggiore possibile.
Con alcune suggestioni anche da The Division, il cui secondo capitolo trovate su Amazon, The Day Before per anni ha lasciato intendere di essere un videogioco ben diverso da quello che era in realtà.
Il caos in cui è stato sviluppato, promosso e lanciato di The Day Before ha portato un esito a dir poco catastrofico: dopo che il gioco è stato linciato dai fan su Steam dopo il lancio, lo sviluppatore ha annunciato la chiusura in un quello che ipotizziamo essere un maldestro tentativo di "scappare con il malloppo".
Il filo rosso che collega tutti gli episodi della vita di The Day Before è l'incongruenza tra il modo in cui il videogioco è stato raccontato e ciò che i giocatori hanno vissuto in prima persona.
Una comunicazione fumosa e volutamente truffaldina, in un certo senso, perché The Day Before non è mai stato sviluppato con l'idea di creare l'MMO shooter che è stato pubblicizzato da Fntastic.
Lo riporta Dualshockers contattando un ex-sviluppatore del team ormai defunto, che ha voluto mantenere l'anonimato, spiegando come è stato lavorato il progetto.
«Non l'ho mai visto come un progetto MMO», ha esordito in maniera molto chiara, approfondendo il discorso:
«Nessuno del nostro team sa perché lo hanno chiamato MMO. È sempre stato uno sparatutto in terza persona con alcune meccaniche cooperative. Non è stata implementata alcuna meccanica dei giochi di ruolo: le abilità erano un'idea ed erano in fase di prototipo, ma niente di più.»
Riguardo questa discrepanza tra il contenuto del gioco e il modo in cui è stato raccontato, sembra che ci sia stata una mancanza di chiarezza tra i fondatori di Fntastic, ovvero Eduard e Aisen Gotovtsev, fin dall'inizio:
«Forse gli amministratori delegati sapevano qualcosa e non ce lo hanno detto. Tecnicamente parlando, non sono state implementate meccaniche di gioco di ruolo. Non c’era modo di mettere nel mondo molte persone o di rendere il mondo più grande. Fin dall'inizio, l'idea era che i server avrebbero avuto meno di 100 persone: questo non è un MMO. Niente clan, niente raid, hub chiusi. È così da oltre due anni.»
Internamente, The Day Before è stato sempre descritto come un qualcosa costruito sul modello di "un mix di Rust, DayZ e Escape from Tarkov", quindi lontani anni luce dal concetto di MMO.
Lo sviluppatore rivela che i fondatori di Fntastic hanno sempre guidato lo sviluppo, prendendo ogni decisione sul gameplay e sul design del gioco, ignorando ogni feedback da parte del team e prendendo decisioni basate sui capricci del momento:
«Molte buone idee del nostro team sono state ignorate perché Eduard e Aisen non le approvavano. [...] Molte idee stupide furono implementate, rimosse e reimplementate perché i fratelli pensavano di sapere meglio di noi ciò che la gente voleva. Un’enorme quantità di tempo e lavoro è stata sprecata perché i lavori dovevano essere fatti e rifatti.»
Riguardo la citata chiusura dello studio, il team di sviluppo non ha ricevuto altre informazioni al di là del fatto che The Day Before sia stato un "fallimento finanziario", e nient'altro.
La situazione sembra essere quindi molto più complicata del previsto, mentre The Day Before al momento di fatto non esiste più e, a quanto pare, Fntastic sta cercando di sparire silenziosamente cambiando nome.