Electronic Arts ha ormai detto ufficialmente addio alla licenza FIFA, ponendo fine a una delle collaborazioni più longeve e di maggior successo nella storia dei videogiochi, ma la federazione calcistica non ha alcuna intenzione di dire addio al medium.
In attesa di poter provare con mano EA Sports FC 24, il successore di FIFA 23 (che trovate su Amazon), la federazione calcistica ha appena annunciato un suo nuovo gioco gratis, già disponibile da adesso ma che, indubbiamente, non si pone certo come un vero rivale della saga.
Come segnalato da Eurogamer.net, il nuovo gioco su licenza si chiama Matchday Challenge, un trivia free-to-play dedicato al nuovo mondiale di calcio femminile e a tutte le relative nazioni coinvolte.
Il titolo vi proporrà delle domande che vi permetteranno di "fare goal" e collezionare carte da gioco virtuali, dedicate alle calciatrici più importanti del torneo.
In una seconda modalità, avrete anche la possibilità di provare a predire i risultati delle partite, includendo sia squadra vincitrice che punteggio finale.
L'aspetto forse più interessante è che le carte collezionabili vinte saranno mantenute all'interno di quello che viene chiamato "Ecosistema Matchday", lasciando intuire che l'esperimento potrebbe essere ripetuto con altre competizioni ufficiali e permettendo di aumentare la vostra collezione di carte.
Se siete curiosi di provarlo, non sarà necessario scaricare alcuna app: potete utilizzare il vostro browser su PC o dispositivi mobile per dirigervi al seguente indirizzo, iniziando immediatamente a rispondere alle domande che vi saranno proposte.
Insomma, non era esattamente quello che i giocatori si aspettavano quando il presidente Infantino annunciò un nuovo videogioco in arrivo, ma se non altro è disponibile totalmente gratis.
Nel frattempo, Electronic Arts ha già pubblicato il trailer di annuncio ufficiale di EA Sports FC 24, nuovo capitolo della serie calcistica che abbandonerà la licenza FIFA.
Il filmato ci ha mostrato anche la copertina della Ultimate Edition che, francamente, è di una bruttezza rara: era inevitabile dunque che diventasse subito un meme.