I The Game Awards 2023 hanno formalmente concluso l'annata videoludica assegnando premi, mostrandoci un Geoff Keighley incomprensibilmente divertito dai Muppet e, con tutte le criticità evidenti dell'evento, incassando nuovi record.
Dopo aver assimilato l'assegnazione del migliore dei premi a Baldur's Gate 3 (il cui mondo potete scoprire anche con i fumetti su Amazon), è tempo di capire se la formula di Geoff Keighley per le premiazioni dei migliori videogiochi dell'anno sia un successo oppure no.
Guardando ai meri numeri è inevitabile che sia da considerarsi tale perché, come riporta Variety, i The Game Awards 2023 hanno ottenuto numeri da record mostrando una crescita continua per l'evento.
La decima edizione dell'evento ideato da Geoff Keighley ha generato circa 118 milioni di livestream globali, in crescita del 15% rispetto all'edizione del 2022. Una platea dispersa su oltre 30 piattaforme, con oltre 17mila tra singoli creatori di contenuti e influencer che hanno trasmesso lo spettacolo in co-streaming ai propri fan.
Per fare un confronto, la prima edizione dei The Game Awards datata 2014 generò 1.9 milioni di livestream.
Su YouTube l'evento ha avuto un aumento del 53% anno su anno nel suo picco massimo, con oltre 900mila live streaming contemporanei. Twitch ha registrato invece un aumento del 24% anno su anno e un picco di 1.94 milioni di live streaming simultanee.
Numeri che faranno senz'altro felice Geoff Keighley e il suo staff, ma che non fanno di certo felici noi se le cose non dovessero cambiare.
Il modo in cui sono stati trattati gli sviluppatori è indegno, con soli 30 secondi per celebrare il proprio lavoro a fronte di minuti persi tra Muppet e attori di Hollywood. Tanto che Swen Vincke di Larian ha dovuto ricondividere il suo discorso di celebrazione per la vittoria di Baldur's Gate 3 su X, dove ha avuto più di 30 secondi per scriverlo.
La speranza è che i The Game Awards e Geoff Keighley possano sì crescere anno su anno, ma senza dimenticare di non dedicare tempo solo alle pubblicità e ai Muppet (a chi fanno ridere davvero, nel 2023?). Soprattutto ora che eventi come l'E3 sono definitivamente morti, e pianti dagli stessi sviluppatori, lasciando quasi la totalità degli eventi in mano a Keighley.