L'Electronic Entertainment Expo, che è stato un punto fermo dell'industria del gioco per oltre vent'anni, è ufficialmente morto.
L'Entertainment Software Association ha annunciato oggi la chiusura definitiva dell'evento (via WashingtonPost).
L'E3 è stata la sede di alcuni dei più importanti annunci di giochi, notizie e presentazioni legate al mondo del gaming.
Tuttavia, il 2019 è stato l'inizio della fine, con la pandemia di coronavirus che ha avuto un forte impatto sull'evento, il quale non è mai stato in grado di rialzarsi.
— E3 (@E3) December 12, 2023
Successivamente, l'E3 2020 è stato interamente cancellato a causa della pandemia. L'evento fece un timido ritorno nel 2021, ma solo come evento digitale.
Il 2022 fu un altro anno in cui l'E3 è stato completamente cancellato. Nel 2023 l'espositore era alla ricerca del grande rilancio, ma ancora una volta non c'è stato nulla da fare.
Stanley Pierre-Louis, presidente e CEO dell'ESA, ha dichiarato in un comunicato pubblicato poche ore fa: «Dopo oltre due decenni in cui abbiamo ospitato un evento che è servito come vetrina centrale per l'industria dei videogiochi statunitense e mondiale».
E ancora: «Sappiamo che l'intero settore, i giocatori e i creatori hanno una grande passione per l'E3. Condividiamo questa passione. Sappiamo che è difficile dire addio a un evento così amato, ma è la cosa giusta da fare viste le nuove opportunità che il nostro settore ha per raggiungere fan e partner».
A dare il "colpo di grazia" è sicuramente stata anche la Summer Game Fest che, anche quest'anno, si è rivelato un contenitore comunque interessante tra alti e bassi.
Del resto, che l'E3 fosse davvero in pericolo lo sapevamo, forse da mesi, visto che secondo alcuni report le edizioni 2024 e 2025 erano già state cancellate con grande anticipo.
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