Activision-Blizzard non è stata solo protagonista della chiacchieratissima acquisizione di Xbox negli ultimi anni, perché prima della manovra finanziaria c'è stato un caso (forse IL caso) di molestie sessuali sul luogo di lavoro che ha giustamente catalizzato l'attenzione mondiale sul colosso di Irvine.
Gli autori di Diablo 4 (lo trovate su Amazon) hanno dovuto affrontare delle annate molto complesse che, contemporaneamente, hanno trasformato l'azienda anche dall'interno.
Inizialmente, di fronte alle accuse Blizzard aveva replicato con una risposta che aveva innescato ulteriori reazioni da parte dei dipendenti, fino ad arrivare ad un walkout nel 2021, con i lavoratori del team di sviluppo che avevano deciso di disertare l'ufficio in segno di protesta, chiedendo specifiche misure al CEO Bobby Kotick e ai piani alti di Activision Blizzard, con l'intento di migliorare le future condizioni di lavoro.
Negli anni sono arrivate anche delle altre prese di posizione da parte di Xbox, ad esempio, che essendo ora un tutt'uno con Activision-Blizzard si è rivolta alle persone colpite dalle molestie.
Oltre ai licenziamenti il caso è andato avanti anche dal punto di vista economico con i primi risarcimenti da parte di Activision-Blizzard verso le autorità e le vittime, ma oggi si è ufficialmente concluso.
Come riporta Gamespot, infatti, l'azienda dovrà risarcire $54 milioni alla California.
Activision Blizzard ha risolto la causa per molestie sessuali del 2021 con lo stato della California e pagherà la cifra stratosferica allo stato della California insieme ad altri $47 milioni alle dipendenti donne che hanno lavorato presso l'azienda dal 2015 al 2020. Secondo il New York Times, l’accordo transattivo dello stato della California del 2021 è ancora soggetto all’approvazione del tribunale e sarà depositato entro questa settimana.
Purtroppo quello di Activision-Blizzard non è affatto l'unico caso nel settore, ma la speranza è che questo sia un caso che possa creare un precedente per il futuro, e dare un supporto anche alle vittime di Ubisoft e di alcuni dei partecipanti alla GDC 2023, per fare alcuni esempi recenti.