Perché i videogiochi di carte hanno successo e come imparare a giocarli

Di videogiochi di carte ne esistono tanti, ognuno diverso dall'altro: abbiamo chiesto ad un pro player quali sono i migliori e come imparare a giocare.

Immagine di Perché i videogiochi di carte hanno successo e come imparare a giocarli
Avatar

a cura di Salvatore Pilò

Contributor

Il mondo delle carte collezionabili , nel bene e nel male, ha sempre rappresentato una fetta molto importante nel mercato dei giochi da tavolo, sia per il puro e semplice spirito competitivo che, soprattutto, per via dell’aspetto collezionistico che ha portato il genere ad essere approcciato da fette sempre più nutrite ed eterogenee nel pubblico.

Come spesso accade, il passaggio dal tavolo allo schermo è solo una questione di tempo e infatti non hanno tardato ad arrivare i primi porting digitali dei più svariati giochi di carte, da Yu-Gi-Oh a Magic: The Gathering (potete comprare il prossimo set in uscita qui) senza dimenticarsi di Pokémon.

Al netto di un sempre crescente numero di porting disponibili (Yu-Gi-Oh vede decine di titoli tra console portatili e fisse, ad esempio), la “nicchia” dei videogiochi di carte scopre il suo boom con Hearthstone, uscito ormai una decina di anni fa, che sdogana completamente il mondo delle collezionabili digitali, andando a scrivere le regole che da lì a poco tutti gli altri esponenti del genere si sono ritrovati a seguire.

Hearthstone in fin dei conti rappresentava il miglior entry level per chiunque, aveva una curva di apprendimento quasi inesistente e prevedeva un sistema competitivo realmente appagante, a fronte di una profondità strategica inaspettata per un titolo che voleva parlare principalmente al mondo dei casual player.

Non è un caso che in molti, tra i fan del genere, abbiano iniziato da lì o siano passati per Hearthstone prima di continuare ad esplorare il genere – una tipologia di gioco che, a conti fatti, funziona, è divertente e offre moltissimo a tutti gli utenti che intendono cimentarsi con qualche gioco di carte.

Abbiamo chiacchierato con un giocatore professionista per capire cosa costituisce la spina dorsale di un videogioco di carte che arriva al successo.
In effetti, un gioco di carte contribuisce a sviluppare una capacità di pensiero unica nel suo genere, offrendo al giocatore che ha la pazienza di stare seduto ad imparare un background strategico notevole: comprendere appieno i concetti di valore, di tempo, di lettura e il calcolo delle probabilità di certe pescate e giocate fa parte del perché è incredibilmente consigliato provare ad approcciare il genere con qualunque titolo.

Inoltre, per i giocatori più predisposti, si impara anche ad avere una forma mentis molto paziente e poco incline a scatti di rabbia improvvisi, a pazientare e al saper ottenere il meglio anche – e soprattutto – dalle sconfitte.

Insomma, si tratta di uno di quei generi videoludici (e non) che oltre a divertire, se preso per il giusto verso può risultare estremamente didattico nello sviluppo di un certo tipo di pensiero e di analisi, il che non è assolutamente poco.

Fra i migliori esponenti del genere, attualmente, per esempio c’è Marvel Snap, che oltre a sfoggiare un comparto estetico da capogiro, presenta anche un gameplay bellissimo che premia moltissimo proprio tutti quei giocatori che riescono ad avere una spiccata capacità analitica non solo del meta corrente, ma anche delle varie situazioni in campo, vista la grande varianza che ogni partita offre con la meccanica dei campi.

Provando, quindi, a capire meglio come approcciare il genere, quali possono essere i migliori entry level e cosa sancisce il successo di un gioco di carte oggi, ho provato a fare due chiacchiere con Matteo “DevilMat” Alba, in forza presso il team Reply Totem, ex-giocatore professionista di Hearthstone e giocatore “professionista” (fra virgolette perché ancora non si è delineato un vero e proprio circuito competitivo ufficiale) di Marvel Snap.

Vi racconto com'è andata la nostra chiacchierata.

Il mondo dei videogiochi di carte

Con la possibilità di chiacchierare con Matteo, ho voluto chiedergli subito quali siano i consigli da dare a chi vuole approcciarsi per la prima volta al mondo dei giochi di carte competitivi. La sua risposta mi ha suggerito qualche nome, che può essere utile anche ai lettori di SpazioGames incuriositi da questa nicchia videoludica:

«I giochi di carte sono un mondo molto vasto e se devo consigliare qualcosa ad un neofita partirei dai più semplici e intuitivi. Marvel Snap in questo è perfetto, un gioco rapido e semplice da capire, perfetto per chi vuole iniziare.

Per quanto riguarda il competitivo spero che tra qualche mese ne sapremo di più. La scena dei giochi di carte competitivi non è al top al momento, fino a qualche anno fa Hearthstone dominava su tutto. Al momento c'è Magic che ha un buon circuito, ma ancorato al cartaceo».

Proprio di recente, abbiamo appreso alla Opening Night Live della release Steam di Marvel Snap, quindi il momento è decisamente propizio per tuffarcisi.

Una delle caratteristiche che mi colpiscono, nelle partite di Matteo, è il suo mindset: è sempre molto calmo, riflessivo, tranquillo, anche quando le cose non vanno molto bene. Considerando il peso dell'NRG (generazione casuale dei numeri, ndr) nelle partite dei giochi di carte, anche solo per la pescata, non sempre è facile rimanere così posati.

Ma quanto conta il mindset giusto, per farsi strada nel mondo dei videogiochi di carte? Secondo Alba, non poco.

«La varianza è uno degli elementi che contraddistingue i giochi di carte, saperla accettare è il primo step per diventare un giocatore migliore», mi spiega. «Nei giochi di carte non vince sempre il più bravo nel breve termine, ma nel lungo periodo un giocatore forte fa la differenza, questa è la chiave per capire l'atteggiamento da mantenere».

«Il consiglio che posso dare ad un giocatore che vuole migliorare è giocare tante competizioni e cercare di avere spirito critico sulle sue giocate: l'RNG non si può manipolare, ma le proprie giocate sì – ed è importante cercare di fare sempre la più efficiente».

Le caratteristiche del successo

Non tutti i giochi di carte riescono a ritagliarsi uno spazio presso il grande pubblico, ma ci sono esempi come i citati HearthstoneMarvel Snap che dimostrano il grande interesse per questa "nicchia". Perché questi sono riusciti a diventare così capillari, rispetto magari a un Legends of Runeterra o al modo in cui Magic è rimasto ancorato al suo cartaceo?

A tal proposito, Matteo Alba sottolinea l'importanza, per un videogioco di carte, di essere moderno. E, cosa che non guasta, di essere portatile, a suo modo:

«Un gioco di carte per avere successo adesso deve essere 'moderno': la vita di tutti i giorni è rapida e frenetica, serve un gioco che ci permetta di avere partite brevi e avvincenti con tanti colpi di scena.

La cosa da non sottovalutare è il lato mobile: per avere successo un gioco di carte deve avere una controparte mobile veramente accattivante».

Considerando che i giochi di carte hanno trovato il loro spazio anche tra i creatori di contenuti, mi domando se il supporto di piattaforme come Twitch dia una grossa mano al loro successo. In merito, Alba ha un'idea chiara: «Twitch è importante come tutti il resto dei social. Credo che YouTube resti sempre il caposaldo, dato che riesce ad attirare qualsiasi tipo di utenza»

«Twitch come social è più per una nicchia molto affezionata. Chiaramente, per ogni tipo di card game è importante essere forte su tutti i vari social, in modo tale da raggiungere più persone possibili».

Segreti che i giochi di successo hanno carpito e fatto propri ormai da tempo: vedremo chi, in futuro, proverà a calcare la loro stessa strada.

Leggi altri articoli