Era ottobre dello scorso anno quando, un po' a sorpresa, Logitech aveva lanciato la sua Logitech G Cloud negli Stati Uniti: parliamo di una console per i videogiochi che, pur somigliando ad altre proposte sul mercato per il suo corpo handheld, è invece pensata specificamente per giocare in cloud.
Questo significa che G Cloud – come suggerisce il nome stesso – non punta sulla forza della sua scheda tecnica per rendere possibili i videogiochi che vi godrete sul suo schermo, ma sulla connessione ai server remoti in cloud: i giochi vengono eseguiti in cloud e trasmessi al dispositivo Logitech.
Possiamo dire, insomma, che G Cloud sia concepita da Logitech stessa come una console da affiancamento, perché tra le sue caratteristiche troviamo anche il fatto che sposi il remote play da piattaforme come Xbox (con cui ha una partnership ufficiale) e Steam, tramite Steam Link. Se come chi vi scrive siete, in breve, videogiocatori da divano, più che da televisore o da scrivania, potrebbe essere una proposta interessante, considerando tra pochi giorni arriverà in Europa. E in Italia.
Logitech G Cloud: specifiche tecniche
Prima di addentrarci nella filosofia di questa handheld, approfondiamo quelle che sono le sue specifiche tecniche – che saranno mantenute anche per il debutto qui in Italia.
CPU | • Qualcomm Snapdragon 720G (SD720G) • Octa-core fino a 2.3 GHz • Elaborazione fino a 1920x1080 |
Display | • 1920x1080 (16:9) • 7" IPS LCD a 60 Hz • 450 Nit • Supporto a multi-touch |
Audio | • Speaker stereo • Microfono stereo • Jack cuffie 3.5 mm • Supporto output AUX • Supporto cuffie con USB-C |
Controller | • Grilletti analogici • Stick analogici • Linear hapticSensore IMU a 6 assi |
Wi-Fi | • Dual-band Wi-Fi radio • 2.4GHz and 5GHz2 x 2 MIMOIEEE 802.11a/b/g/n/ac |
Bluetooth | Bluetooth 5.1 |
Batteria | Li-Polymer ricaricabile 23.1 Wh |
Archiviazione | 64 GB |
Slot di espansione | Micro SD |
Dimensioni | 256.84 mm (lunghezza) x 117,21 mm (larghezza) x 32,95 mm (altezza) |
Peso | 463 grammi |
Una handheld per il cloud e il gioco remoto
In occasione dell'imminente lancio europeo, fissato per il 22 maggio 2023, abbiamo partecipato a una presentazione di Logitech G Cloud riservata alla stampa, durante la quale la compagnia ha spiegato i suoi piani per il debutto della handheld anche sul Vecchio Continente.
Parliamo subito dell'elefante nella stanza: il prezzo. Indubbiamente, potrebbe far storcere il naso a molti, perché parliamo di 359 euro per il mercato europeo (che diventano 369 euro per l'Italia, come vediamo su Amazon), per una piattaforma che, come dicevamo, non ha la scheda tecnica di una vera e propria console da gioco, poiché l'elaborazione dei titoli avviene in remoto. Il costo, per questo motivo, è più basso di console handheld vere e proprie come Steam Deck e l'imminente ASUS ROG Ally, ma è anche più alto di quello di Nintendo Switch.
A parziale giustificazione di questo prezzo di listino c'è il fatto che ogni cosa in Logitech G Cloud sia stata pensata per regalare l'esperienza di cloud gaming (e di remote gaming) definitiva. E per questo motivo siamo molto curiosi di confrontarci con la sua ergonomia.
Logitech l'ha dotata di un display da 7" in full HD (1920x1080) e di un corpo che, ospitando i controlli mappati come su un controller Xbox, pesa solamente 463 grammi. Se volete un confronto, Steam Deck pesa 669 grammi, ROG Ally 608 grammi, Nintendo Switch OLED 315 grammi. Parliamo insomma di una handheld molto leggera e votata alla maneggevolezza, che misura 256 x 117 x 32,9 mm.
A rientrare in questo prezzo, che come dicevamo è legato agli sforzi di Logitech volti a fare di G Cloud la macchina da cloud perfetta, rientrano anche le collaborazioni ufficiali: parliamo infatti di una handheld supportata ufficialmente da Xbox per il suo Game Pass, e non solo. Durante la conferenza ci è stato ribadito il supporto nativo a GeForce Now, il servizio di streaming di NVIDIA, a cui si aggiunge anche quello a Shadow, il servizio di cloud di cui vi avevamo parlato qualche tempo fa, dopo la nostra prova – che a sua volta permette di videogiocare in remoto.
Il tutto è possibile perché Logitech G Cloud è, di base, un tablet basato su Android. Significa che potete scaricare le stesse app (e giochi) che scarichereste sul vostro telefono, anche per il gioco remoto, ma al di sopra dell'OS avrete una interfaccia di sistema specifica pensata per darvi il massimo delle performance in-game, dove l'apertura di un gioco comporta la chiusura del precedente – proprio per avere prestazioni al massimo possibile.
È tuttavia consentito, ci anticipa Logitech, passare dall'interfaccia custom di G Cloud a quella tradizionale di Android, ma in questo caso le performance di gioco possono essere inferiori.
In merito ai giochi mobile, la compagnia ci ha anche fatto sapere che G Cloud permette di mappare comodamente i controlli a piacimento anche sul suo touchscreen.
Intercettare il boom del mercato
Stiamo assistendo a una nuova gioventù per i dispositivi specificamente da gioco che potete infilare in uno zainetto e portare con voi. Ma, se può contare del supporto di giganti come Xbox, perché Logitech non ha pensato di creare una sua console che supportasse anche il cloud, ma che eseguisse anche i giochi in locale? La risposta ci arriva dalla conferenza, dove il produttore ha spiegato di aspettarsi un raddoppio del pubblico del cloud, che dovrebbe arrivare nei prossimi anni a 87 milioni di utenti – oggi se ne calcolano 48 milioni.
L'impennata che Logitech si aspetta per il cloud è stata definita come «una esplosione massiva» per questa tecnologia, che dà quindi nuovo lustro a periferiche che sono pensate per giocare e per l'intrattenimento. Se infatti è vero che possiamo giocare in cloud anche sul nostro telefono, personalmente (e so che molti concorderanno) non sono mai felice di mettere sotto sforzo lo smartphone, che più tardi potrebbe servirmi per lavoro, per concedermi una sessione di gaming in cloud su Game Pass.
«Abbiamo pensato questo dispositivo per chi fa sessioni di gioco che vanno dai venti minuti alle due ore» ci ha spiegato Thadeous Cooper, a capo del dipartimento marketing del progetto G Cloud, sottolineando ulteriormente come quella di G Cloud sia una filosofia da "affiancamento" e non da hardcore gamer, che sicuramente punterebbero su altre piattaforme.
Nella realtà dei fatti, però, stando alle aspettative di Logitech, G Cloud potrebbe andare bene anche fuori casa, a patto di avere una buona connessione a disposizione (ma potete anche farvi hotspot con il telefono o un modem portatile). Considerando, infatti, che i calcoli avvengono in remoto, la batteria può arrivare a durare anche dodici ore.
E se vi stancate di giocare, essendo in effetti un tablet Android, potreste anche usarla per guardare una serie TV sul vostro servizio di streaming preferito, magari mentre siete su un treno per un lungo viaggio, o in Università in attesa della prossima lezione dopo la pausa pranzo. Il tutto, senza sovraccaricare invece il vostro smartphone, che vi serve per telefonare e mandare messaggi.
Un percorso in salita, ma forte dell'attrattiva del cloud
Un punto complicato, per G Cloud, sarà proprio riuscire a comunicare tutto questo anche ai giocatori europei. Di Paese in Paese, noi italiani lo sappiamo bene, le connessioni potrebbero non essere tutte pronte per godersi il gaming solamente in cloud – e il prezzo a cui viene proposta la handheld potrebbe convincere alcuni a spendere qualcosa in più per puntare quantomeno il modello base di Steam Deck.
La soluzione di Valve, infatti, aggiunge più frecce all'arco dell'utente, al di là del quelle del cloud e del remote play, ma essendo progettata per essere brava un po' in tutto non ha sicuramente alcune delle finezze di design e ottimizzazione della soluzione Logitech, tra cui il supporto nativo delle terze parti.
A tal proposito, Cooper ci ha confermato che chi comprerà la console prima del 22 giugno avrà inclusi anche tre mesi di Xbox Game Pass Ultimate, un mese di GeForce Now e un mese di Shadow. L'idea è quella di consentire all'utente di provare con mano i diversi servizi supportati nativamente, senza nessuna spesa aggiuntiva in un primo momento, per decidere quello con cui si trova meglio.
L'altro aspetto cardine che Logitech deve comunicare bene ai consumatori, per ritagliarsi una fetta in un mercato dove gli utenti potrebbero sentirsi più attratti da handheld poliedriche, è la volontà di non costringere i giocatori a ricomprare i loro titoli. Se, come la sottoscritta, stavate giocando Elden Ring su Xbox, non siete costretti a ricomprarlo su un altro store per poter continuare a giocarci su G Cloud, grazie al gioco remoto. E lo stesso vale per i titoli che avete già su Steam e potete eseguire in remoto con Steam Link.
In definitiva, insomma, siamo usciti dalla presentazione con sensazioni diverse: Logitech G Cloud ha dalla sua il grande fascino del giocare in comodità assoluta senza spendere niente di più che il prezzo di listino, perché molti di noi hanno già abbonamenti attivi a servizi come Game Pass e vantano un discreto backlog su Steam. Di contro, proprio questo prezzo di listino potrebbe un po' tagliare le gambe a G Cloud, in un momento in cui il mercato delle handheld è molto in fermento per la popolarità di dispositivi che permettono di giocare anche in cloud, ma che non sono pensati specificamente per quello e che mantengono le loro funzioni anche quando, malauguratamente, ci si ritrova offline.
Il fatto che Logitech abbia promesso una sopraffina cura per l'esperienza remota sarà sufficiente a conquistare il cuore di chi ama giocare su Game Pass, GeForce Now o Shadow? Vedremo come risponderà il mercato e siamo sicuramente impazienti di tornare sull'argomento, in futuro.
Logitech G Cloud arriverà il 22 maggio al prezzo di 369 euro per l'Italia. Sarà possibile prenotarla sullo store ufficiale di Logitech o tramite rivenditori terzi, come Amazon.