Immagine di Castlevania: Nocturne | Recensione della serie Netflix
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Castlevania: Nocturne | Recensione della serie Netflix

Castlevania torna su Netflix con una nuova serie animata: sarà stata in grado di superare il precedente ciclo di episodi? Scoprilo nella recensione.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

In sintesi

  • Il ritorno di Richter Belmont
  • 8 episodi artisticamente impeccabili
  • Qualche libertà creativa di troppo

Informazioni sul prodotto

Immagine di Castlevania: Nocturne
Castlevania: Nocturne
  • Sviluppatore: Powerhouse Animation Studios
  • Produttore: Netflix
  • Data di uscita: 28/09/2023

La serie di Castlevania ha avuto una vera e propria seconda vita grazie a Netflix, dopo che la saga omonima di videogiochi è stata purtroppo sepolta viva da Konami, in attesa che possa un giorno gloriosamente risorgere (nonostante su Amazon sia ancora avvistabile). L'ultimo e appena sufficiente action game dedicato ai cacciatori di vampiri, ossia quel Castlevania: Lords of Shadow 2 realizzato dal team spagnolo MercurySteam, è stato purtroppo il tentativo finale di riportare in auge un franchise che la stragrande maggioranza dei giocatori sembra aver dimenticato, ma di certo non gli abbonati a Netflix.

Difatti, sin dall'annuncio della prima stagione, la serie animata di Castlevania prodotta dal colosso della streaming ha attirato l'attenzione dei fan orfani di un nuovo capitolo videoludico. Se la terza stagione era stata in grado di offrire un aspetto visivo molto migliore delle serie precedenti, con la quarta che ha ufficialmente "chiuso il cerchio" con un finale tutto sommato in linea con la narrazione (qui la nostra recensione nel caso vogliate saperne di più).

Ora, dopo un annuncio che ha sorpreso più o meno tutti, Castlevania torna su Netflix con una serie animata che mette da parte le storie del cacciatore di vampiri Trevor Belmont, del figlio di Dracula Alucard e della maga parlatrice nota con il nome di Sypha Belnades, presentando un cast nuovo di zecca: stiamo parlando di Castlevania: Nocturne.

Il nuovo show sarà stato in grado di superare la qualità delle precedenti stagioni, tenendo fede al nome che porta?

Vampire Killer

La stagione, a tutti gli effetti un nuovo inizio, è nuovamente prodotta da Adi Shankar, ma con un nuovo team di autori: i Powerhouse Animation Studios, ossia coloro che hanno già lavorato alla serie precedente e che si occuperanno dell'adattamento animato di Tomb Raider, tornano in forze anche su Nocturne, sebbene a cambiare siano stati gli scrittori e gli sceneggiatori, in grado di tratteggiare una storia piuttosto diversa da quella vista e narrata nelle quattro stagioni originali.

La sceneggiatura è stata infatti affidata al britannico Clive Bradley, uno stacco che farà sentire subito le differenze con il precedente timbro narrativo messo in piedi da Warren Ellis – lo sceneggiatore che a partire dalla fine degli anni ‘90 ha firmato un grande numero di opere nel mondo dei fumetti e che negli ultimi anni ha fronteggiato varie accuse di molestie.

Al netto di ciò, Castlevania: Nocturne affonda gli artigli nell'immaginario dei videogiochi Konami, prendendosi però una valanga di libertà creative, specie per quanto riguarda i personaggi principali e i comprimari. 

La trama della serie è piuttosto in linea con lo spirito originale del franchise: è l'anno del Signore 1792 e la Rivoluzione Francese è ormai alle porte. Richter Belmont, discendente di Trevor e Sypha che ha visto sua madre morire in giovane età, continua la sua caccia ai vampiri grazie anche alla sua abilità con la frusta, con la quale decide di fronteggiare le orde di succhiasangue che invadono il territorio.

Richter trova da subito il supporto di Maria Renard, una parlatrice dotata di grandi poteri magici, convinta ogni giorno di più che la ribellione in Francia è inevitabile.

Rondo Of Blood

Al fianco di Richter e Maria, si accostano anche il cantante lirico Edouard e la haitiana Annette, due personaggi inediti che sembrano voler rubare la scena in più di un'occasione. Quindi, mentre le teste cominciano a cadere, ghigliottinate senza pietà, inizia a farsi strada una voce piuttosto inquietante: il cosiddetto Vampiro Messia starebbe per tornare e con lui un nuovo regno del terrore destinato a mettere in ginocchio non solo l'Europa, ma potenzialmente anche il mondo intero.

A rimanerne colpito è innanzitutto il vampiro noto come Olrox, una vecchia conoscenza per chi mastica la serie di videogiochi di Castlevania da generazioni, il quale sembra tramare nell'ombra un piano ancora più grande e oscuro di quello che i suoi avversari pensano.

Le vicende della famiglia Belmont restano quasi sullo sfondo di una storia che dà fin troppo spazio ai comprimari: questo aspetto sbilancia parecchio la narrazione, visto che ci si aspetterebbe maggiore enfasi sui pilastri della trama, piuttosto che sulle sue appendici.

Bradley e gli sceneggiatori sembrano voler relegare sullo sfondo Richter stesso, pieno di fragilità e a cui la storia sembra donare solo qualche esaltante momento puramente action. Tematiche come lo schiavismo, la corruzione della chiesa e la disparità sociale si legano alle classiche mitologie sui vampiri, per una prima metà della serie fin troppo piena di contenuti, spesso innestati alla rinfusa.

Nella seconda metà troviamo maggiore equilibrio, sino a un finale che lascia chiaramente spazio a eventuali nuove stagioni (tranquilli, nessuno spoiler in vista).

Insomma, i primi quattro episodi "spezzano" la serie in due, oscillando tra la Rivoluzione Francese e il passato dei personaggi secondari (in primis, Annette). Richter, non essendo – ancora – l'eroico protagonista, non sembra voler sbocciare in tutto il suo vigore.

Il risultato è quindi una serie che alterna una prima metà piuttosto tediosa e prolissa, a una seconda "con il botto" che non potrà non esaltare anche il fan più esigente, visto che solo a fine stagione ci si renderà conto che, forse, la vera storia dei Belmont deve ancora iniziare.

Lasciando da parte la storia e andando infatti a prendere in analisi il comparto tecnico, è impossibile non notare che le differenze rispetto alle precedenti quattro stagioni della serie principale sono evidenti. Il character design è ora più dettagliato, con animazioni piuttosto fluide, specie per quanto riguarda i mai troppo frequenti combattimenti contro vampiri, non morti e aberrazioni demoniache di vario genere.

L'impiego del 3D, in primis per quanto concerne i fondali, potrà inizialmente sembrare desueto – nonché un po' troppo stile cartoon di fine anni '90 – ma è altresì vero che l'occhio si abituerà presto a questo stile "misto", non avendo troppo di cui lamentarsi.

Castlevania: Nocturne è come fosse un lungo "prologo" della vera avventura che verrà.
Nulla da controbattere invece per quanto riguarda il doppiaggio (anche in italiano, visto che possiamo vantare la presenza di un artista come Marco Balzarotti) e la colonna sonora, sempre attenti e puntuali nel tratteggiare le vicende a schermo, immergendoci tra le vie della Francia del '700, oscura e pericolosa.

Anche la regia è molto meno concitata e nervosa rispetto a quanto visto nelle passate stagioni, visto che gli 8 episodi che vanno a comporre Castlevania: Nocturne (della durata di circa 30 minuti ciascuno, il giusto per un prodotto del genere) accompagnano lo spettatore per tutta questa lunga "introduzione", in attesa di ciò che verrà poi.

Vero anche che, al momento in cui scriviamo, non si hanno ancora conferme per quanto riguarda un'eventuale seconda stagione: considerando dove vanno a parare trama e personaggi nelle battute finali dello show, il ritorno di Belmont e soci è alquanto scontato.

Insomma, al netto di una partenza piuttosto lenta e di alcuni personaggi che stonano più per il contesto generale che per la loro caratterizzazione, l'ultima serie animata Netflix dedicata al leggendario franchise Konami è comunque un prodotto in grado di mostrare un livello qualitativo molto alto, dimostrando ancora una volta come il catalogo streaming del colosso americano sia terreno fertile per quanto riguarda i progetti dedicati a videogiochi di successo.

La speranza, quindi, è che Castlevania torni presto dall'oltretomba, ancora una volta e con più convinzione di prima. Nell'attesa, siamo già armati di frusta e acqua santa, che con i vampiri non si scherza.

Voto Recensione di Castevania: Nocturne | Recensione


7.9

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Resa scenica e artistica sopra le righe.

  • Dialoghi sempre intensi e mai fuori contesto.

  • I fan di Castlevania avranno pane per i loro denti...

Contro

  • ... nonostante qualche libertà creativa di troppo.

  • Prima metà di stagione piuttosto tediosa.

Commento

Castlevania: Nocturne non è la serie perfetta, visto che ama prendersi fin troppe libertà creative rispetto alla saga videoludica targata Konami. Ciò nonostante, la produzione Netflix mette in scena una realizzazione sopraffina, una colonna sonora e un doppiaggio (meglio in lingua inglese) azzeccati e diverse sequenze d'azione che in cuor nostro spiace non aver potuto giocare pad alla mano. Castlevania: Nocturne è quindi solo l'inizio di un nuovo patto di sangue con Netflix, sperando che le prossime stagioni pongano maggiore enfasi su ciò che ha reso leggendaria la saga dei Belmont.
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