Da mesi Microsoft sta lottando con la FTC per l'affare con cui Xbox riuscirebbe ad avere al suo interno il catalogo di Activision-Blizzard.
Una lista di prodotti che renderebbe Xbox Game Pass (l'abbonamento a cui potete aderire tramite Amazon) fin troppo potente, e per questo ha generato subito una giusta attenzione da parte degli enti regolatori.
Da una parte la CMA, tra i primi che ovviamente hanno indagato sull'affare e dalla quale sono nate anche delle storie davvero surreali.
E ovviamente la FTC, che recentemente aveva pure promulgato una ingiunzione con l'obiettivo di bloccare l'affare tra Xbox e Activision-Blizzard.
Questi erano i giorni in cui la FTC avrebbe dovuto chiudere la questione e, con una sentenza definitiva, è arrivata l'analisi della legittimita dell'ingiunzione in questione.
La quale è stata preceduta da una lunga lotta di Microsoft, ovviamente, che ha tentato in ogni modo di difendere la sua posizione. L'accordo dovrà essere chiuso per altro entro il 18 luglio secondo i dettagli della manovra, lasciando pochissimo tempo per negoziare un'estensione tra tutte le parti interessate.
Se l'accordo fallisce, Microsoft dovrebbe pagare ad Activision Blizzard King ben $3 miliardi per il disturbo.
Probabilmente non accadrà perché, oggi, il giudice federale degli Stati Uniti Corley si è finalmente pronunciato sulla questione, una risposta molto importante (tramite Windows Central), che ha respinto l'ingiunzione della FTC contro Xbox per l'acquisizione di Activision-Blizzard:
«Dopo aver esaminato le voluminose testimonianze delle parti pre e post udienza, ed aver tenuto un'udienza probatoria di cinque giorni, la Corte NEGA l'istanza di ingiunzione preliminare.»
Questo significa che la FTC ha "perso", e l'affare Xbox-Activision Blizzard può procedere ora.
Si tratta sicuramente di una conferma molto importante per Microsoft, che ottiene un'altra vittoria contro quello che era il suo avversario più agguerrito.
Anche se la lotta non è finita ovviamente, perché in giro per il mondo continuano ad arrivare altri blocchi alla manovra.
Parlando di FTC, l'ente si è scagliato di recente contro Amazon per comportamenti ingannevoli, una questione che è ancora in corso.