Aggiornamento 22 giugno
Amazon ha replicato alle dichiarazioni della FTC, con uno statement di un portavoce dell'azienda che vi riportiamo per intero:
«Le affermazioni della FTC (Federal Trade Commission) sono false sia dal punto di vista dei fatti che dal punto di vista legale. La verità è che i clienti amano Prime, e il nostro servizio è progettato affinchè possa essere facile e chiaro sia iscriversi che cancellare l'iscrizione a Prime. Come avviene per tutti i nostri prodotti e servizi, ascoltiamo costantemente il feedback dei clienti e cerchiamo di migliorarne l'esperienza. Questo diventerà ancora più evidente durante lo svolgimento del caso. Ci preoccupa anche il fatto che la FTC abbia annunciato questa azione senza averci fornito alcun preavviso, mentre stavamo discutendo con personale della FTC per supportare la piena comprensione dei fatti, del contesto e delle questioni legali, e senza avere avuto l'opportunità di parlare con i Commissari stessi prima dell'avvio della causa. Sebbene l'assenza di questo tipo di coinvolgimento sia estremamente deludente, siamo fiduciosi di poter dimostrare la nostra posizione in tribunale»
Notizia originale
I videogiocatori conoscono il nome della Federal Trade Commission (FTC) per via dello scontro con Xbox per l'acquisizione di Activision-Blizzard, ma l'ente regolatore ha ben più fronti aperti e uno di questi è con Amazon.
Stavolta il il punto non è impedire che Xbox Game Pass (al quale potete abbonarvi tramite Amazon) possa diventare troppo potente dal punto di vista del monopolio.
Come per Fortnite, dove la FTC ha multato pesantamente Epic Games Store per la gestione errata dei dati degli utenti.
Motivo per cui è stata multata anche la stessa Microsoft, di recente, sempre dalla FTC per motivi che esulano dal mondo Xbox.
Stavolta tocca ad Amazon, per alcune politiche scorrette relative alla gestione degli abbonamenti Prime.
Come riporta la CNBC, la FTC sostiene che Amazon abbia intenzionalmente ingannato milioni di consumatori affinché si iscrivessero al suo programma principale Prime e "sabotato" i loro tentativi di annullamento.
La multinazionale avrebbe violato il Restore Online Shoppers' Confidence Act utilizzando i cosiddetti dark pattern, o tattiche di design ingannevoli intese a indirizzare gli utenti verso una scelta specifica, per spingere i consumatori a iscriversi a Prime senza il loro consenso.
«Amazon ha ingannato e intrappolato le persone in abbonamenti ricorrenti senza il loro consenso, non solo frustrando gli utenti ma anche costando loro denaro significativo», ha dichiarato in una nota la presidente della FTC Lina Khan.
Amazon e i suoi rappresentanti non hanno risposto alle accuse, e probabilmente la vicenda finirà in tribunale.
In tutto questo la FTC non ha certo abbandonato la lotta contro Xbox, anzi, perché sta preparando le armi finali.
Armi che sono state messe in campo, e costringeranno Microsoft a rispondere molto presto per portarsi a casa Activision-Blizzard il prima possibile.