Sul finire del 2023, Insomniac si è ritrovata a doversi difendere da un leak massiccio di quelli che raramente si sono visti nella storia dei videogiochi che, tra le altre cose, hanno reso note anche delle clip di gameplay di Marvel's Wolverine.
L'evento è stato davvero massiccio, tanto da mettere in discussione la community e la critica rispetto ai dati che sono emersi dall'immensa fuga di informazioni. Un leak talmente importante che Insomniac Games si è ritrovata a fare anche una dichiarazione pubblica in questo senso.
Con una lettera aperta, Insomniac ha detto: «Siamo addolorati e arrabbiati per il recente attacco informatico criminale al nostro studio e per il tributo emotivo che ha avuto sul nostro team di sviluppatori. Negli ultimi giorni ci siamo concentrati interiormente per sostenerci a vicenda».
Oltre ai tanti progetti futuri di Insomniac, tra cui una serie di videogiochi legati a Spider-Man e Marvel in generale, dal leak è emersa la versione preliminare di Marvel's Wolverine con tanto di gameplay più o meno completo.
La vicenda non è purtroppo finita per Insomniac, perché proprio il gioco con l'artigliato canadese sembra essere ancora vittima degli hacker.
Come riporta The Gamer, altre clip di Marvel's Wolverine stanno girando online in queste ore, proprio quando sembrava che la fuga di dati fosse finita.
Stando ai report di chi ha visto le clip, che non mettereno in questo articolo, i filmati mostrano una build che supporta una serie di meccaniche di gioco in un livello che è ancora in fase di creazione. Queste clip sembra che siano state condivise qualche ora fa, e non è chiaro se vengano effettivamente dal leak dello scorso anno oppure si tratti di un nuovo attacco ai danni di Insomniac Games.
In questo caso avrebbe senso visto che, stando alle indagini fatte sull'attacco hacker, sembra che il gruppo responsabile sia riuscito a trafugare qualcosa come 1.67 terabyte di dati complessivi. Quindi è probabile, sfortunatamente per Insomniac, che le cose non siano finite qui.
Tra l'altro tra i dati diffusi ci sono anche quelli personali degli sviluppatori, che ora temono anche dei furti d'identità dopo l'attacco.