The Witcher, per Doug Cockle è "inevitabile" usare intelligenze artificiali nel doppiaggio

La voce di Geralt in The Witcher ha detto la sua sull'utilizzo delle intelligenze artificiali, che ha definito "inevitabili" per il momento.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Ci saranno sempre più occasioni per parlare dell'utilizzo delle intelligenze artificiali al posto di attori e doppiatori, e ora anche Doug Cockle, voce di Geralt di Rivia nella saga videoludica di The Witcher, ha voluto dire la sua.

L'attore che ha dato voce allo Strigo nella saga di CD Projekt Red (che trovate su Amazon) è inevitabilmente coinvolto nel discorso, visto che si tratta di uno di quei professionisti che dovranno abituarsi all'uso incessante di intelligenze artificiali nel doppiaggio.

Un trend che è già attivo, come ha dimostrato The Finals, lo shooter i cui sviluppatori hanno ammesso di aver usato software del genere per alcune linee di dialogo minori.

Tanto che, come riporta PC Gamer, Doug Cockle ha dichiarato che utilizzare le intelligenze artificiali è "inevitabile".

Nel corso di una recente intervista, Cockle ha detto che «l'intelligenza artificiale è inevitabile e gli sviluppatori utilizzeranno l'intelligenza artificiale».

Come verranno usate, nel concreto? Lo spiega Cockle, dalla sua esperienza:

«Lo stanno già facendo in vari modi, riempiendo il sottofondo, le voci degli NPC e cose del genere, il che è un peccato perché quelle voci erano tutte di esseri umani ad un certo punto, e le voci sono tutte modellate sugli esseri umani. Quindi hanno hanno preso la voce di qualcuno, l'hanno inserita nel loro database, l'hanno digitalizzata e la stanno usando per dire cose che l'individuo non ha mai detto. C'è qualcosa di non etico in questo e quindi c'è molto dibattito in corso.»

Questo è un discorso indubbiamente giusto ma, come ha anche ipotizzato Microsoft in una recente dichiarazione, le intelligenze artificiali permettono dall'altro lato anche a sviluppatori con poche disponibilità finanziarie di poter accedere a un doppiaggio per i loro prodotti, rendendo lo sviluppo "democratico" in qualche modo.

Lo stesso Cockle ha dichiarato che un'azienda di intelligenza artificiale gli ha chiesto di usare la sua voce di Geralt qualche anno fa e lui ha rifiutato, non tanto per una questione di principio ma perché perché "le persone ci stanno strappando la voce".

Secondo l'attore, il problema più grande dell'uso di questi software è l'uso di una voce campionata per scopi nefasti:

«È qui che l'intelligenza artificiale diventa pericolosa. Notizie false, notizie false e opinioni false. Lo stiamo vedendo con i politici ora. Le persone stanno pubblicando cose. Quindi l'intelligenza artificiale non è il problema. Sono le persone che usano l'intelligenza artificiale.»

I prossimi anni, ma forse anche solo mesi, saranno importanti per capire il trend di questi software, con la speranza che Doug Cockle possa essere Geralt per sempre come spera.

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