Il director del prossimo gioco multiplayer di Naughty Dog ambientato nel mondo di The Last of Us ha condiviso un nuovo, speranzoso aggiornamento sul progetto.
Il gioco dovrebbe essere molto diverso dai classici giochi Naughty Dog, come The Last of Us Part I (lo trovate su Amazon in versione PS5).
La notizia della presunta "morte" del progetto ha infatti lasciato basiti i giocatori, sebbene al momento manchi ancora una conferma ufficiale.
Ora, come riportato anche da ComicBook, vi è un'altra una speranza che il gioco possa farcela e non essere quindi cancellato.
Negli ultimi mesi, le notizie legate al titolo multigiocatore - ancora senza nome - di Naughty Dog sono state piuttosto deprimenti.
In soldoni, si diceva che lo sviluppo non stava procedendo nel modo in cui PlayStation sperava, il che ha portato il team di Naughty Dog a ridimensionare drasticamente il progetto.
Fortunatamente, il lavoro sul gioco non sembra essere stato ancora cancellato, cosa che molti fan temevano.
In un nuovo messaggio sui social media, Vinit Agarwal, il game director di Naughty Dog per il prossimo titolo multiplayer di The Last of Us, ha confermato che il gioco è ancora in fase di sviluppo.
I did it! Wow that was hard, easily 300+ Marios dead in the process.
— Vinit Agarwal (@vinixkun) November 4, 2023
And so this tweet can live on in peace… yes, I’m still working on that game. pic.twitter.com/a5Avx9Xl8H
Agarwal non ha detto nulla di particolare sul titolo e sul suo stato attuale, ma ha detto ai fan che «sta ancora lavorando a quel gioco».
Insomma, al netto delle preoccupazioni, questo conferma che Naughty Dog non ha interrotto completamente lo sviluppo, il che significa che il gioco potrebbe ancora vedere la luce.
Supponendo che questo progetto di The Last of Us venga rilasciato, la grande domanda che ci si pone al momento è: quando verrà rivelato al pubblico? Al momento non ci è dato sapere.
Dopo aver anche appreso dei licenziamenti in casa Naughty Dog, sicuramente il destino del multiplayer di The Last of Us è quindi ancora appeso a un filo.
Ricordiamo che un vecchio report sempre di Bloomberg riferiva che il progetto non aveva passato una sorta di revisione interna affidata a Bungie, autori dello sparatutto Destiny, i quali avrebbero un ruolo di di controllo sui giochi live service di PlayStation.