Una nuova versione del porting non ufficiale del primo STALKER Shadow of Chernobyl, realizzata in Unreal Engine 5, è giocabile da ora.
STALKER 2, il sequel di GSC Game World in arrivo su Game Pass (lo trovate in sconto su Amazon), non vedrà la luce troppo presto, ragion per cui i fan hanno deciso di ingannare l'attesa.
Come vi abbiamo riportato alcune settimane fa, un porting non ufficiale del primo Stalker Shadow of Chernobyl in UE5 è in lavorazione.
Ora, come riportato anche da DSO Gaming, una nuova versione del fan project è scaricabile - e giocabile - in forma gratuita.
Ricordiamo che questo nuovo progetto in UE5 supporterà l'intera trilogia di STALKER. Pertanto, una volta completato, sarà possibile giocare a Shadow of Chernobyl, Clear Sky e Call of Pripyat.
Vale la pena di notare che non si tratta di un "semplice" porting di STALKER in Unreal Engine 5.
RedProjects lo descrive infatti come un ibrido: tutti i processi interni, la logica di comportamento dei PNG, le sparatorie, le missioni e l'A-Life provengono dal motore originale X-Ray. Tuttavia, la parte grafica è stata sostituita con l'Unreal Engine 5.
In questa versione pubblica del progetto, l'intera Zona di Shadow of Chernobyl è completamente funzionante. I livelli, le missioni, gli scontri a fuoco e la simulazione di A-Life funzionano perfettamente.
Tuttavia, sono presenti alcuni bug minori: ad esempio, a causa di un sistema di aggancio non ancora completato, la torcia rimane nel bunker di Sidorovich e non segue il giocatore.
Inoltre, mentre le armi e le mani del giocatore non vengono visualizzate, le inquadrature e l'interazione con l'ambiente sono perfettamente funzionanti.
Potete scaricare questo nuovo progetto dedicato a STALKER in Unreal Engine 5 da qui, in forma gratuita.
Restando in tema, durante il mese di marzo 2022, lo studio GSC Game World aveva rilasciato un breve filmato per spiegare le conseguenze della guerra sullo sviluppo del loro sequel.
Infine, lo sviluppo di STALKER 2 è diventato molto complesso dopo i recenti avvenimenti in Ucraina, che hanno visto perfino gli stessi sviluppatori lottare in prima linea per difendere il loro paese dall’aggressione russa.