Sea of Stars sembra proprio essere già diventato uno dei videogiochi pronti a conquistarsi un posto d'onore tra i tantissimi titoli del 2023, facendo già registrare una partenza col botto per una produzione indipendente.
Come segnalato infatti dagli stessi sviluppatori, Sea of Stars ha già fatto registrare in pochissime ore ben 100mila copie vendute: numeri semplicemente impressionanti per un titolo che non ha chiaramente la stessa portata di un tripla-A.
Ma le vendite appaiono ancora più sorprendenti ricordando una semplice condizione: l'ultima fatica di Sabotage Studio è stata resa disponibile gratis al day one anche su PlayStation Plus e Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), il che significa che chiunque sia iscritto ai servizi in abbonamento su console può già giocarlo senza dover spendere un centesimo in più.
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— Sea of Stars (@seaofstarsgame) August 30, 2023
L'eccezione alla regola sarebbe naturalmente l'edizione su Switch, dato che non è stato incluso per ovvi motivi su Switch Online, ma è difficile sapere con certezza quanto abbiano contribuito gli utenti Nintendo al successo iniziale di questo nuovo sorprendente gioco di ruolo a turni, in assenza di ulteriori dati ufficiali.
Ricordiamo che Sea of Stars è stato pensato come un prequel dell'altrettanto apprezzato The Messenger: si tratta di un gioco di ruolo a turni vecchia scuola che intende omaggiare i JRPG di una volta, evolvendo allo stesso tempo anche le meccaniche di gameplay e proponendo una storia avvincente.
Anche le prime impressioni della critica avranno certamente avuto il loro peso: ricordiamo che inizialmente su Metacritic aveva ottenuto perfino una media del 95/100, poi abbassatasi nelle ultime ore ma raggiungendo comunque rispettabilissime medie da 91 a 88, in base alla versione scelta.
Insomma, da parte nostra non possiamo che consigliarvi nuovamente di dare un'occhiata a questa nuova produzione, soprattutto se siete iscritti a uno dei servizi in abbonamento citati in precedenza.
E chissà che questi numeri non possano smentire anche le ultime affermazioni del capo di Sonic Team, che proprio nelle scorse ore sottolineava come i giochi in pixel art non fossero più «sostenibili».