Durante l'ultimo PlayStation Showcase che si è svolto lo scorso mese, Sony ha svelato un nuovo dispositivo portatile decisamente curioso: si tratta di Project Q, una periferica hardware pensata per il gioco remoto su PS5.
Tramite questo dispositivo sarà dunque possibile accedere più facilmente al vostro catalogo di videogiochi su PlayStation 5 (la trovate in sconto su Amazon) per giocarci comodamente in modalità portatile.
Al momento sappiamo che l'uscita è prevista entro la fine del 2023, ma Sony non si era voluta sbilanciare eccessivamente e non aveva ancora svelato il prezzo definitivo o indicativo del prodotto.
A far luce sulla questione ci avrebbe pensato... Xbox, durante la causa legale attualmente in corso contro la FTC per l'operazione Activision-Blizzard, in cui è rimasta coinvolta anche la stessa Sony come oppositore dell'accordo.
Il giornalista Stephen Totilo di Axios riporta infatti che Microsoft, durante la causa, ha fatto riferimento proprio a PlayStation Project Q, svelando quello che per la casa di Xbox dovrebbe essere il prezzo del dispositivo (via PSU):
«Sony ha anche anticipato il lancio di una versione portatile di PlayStation 5 più tardi nel corso dell'anno a un prezzo inferiore a 300$».
In altre parole, Project Q potrebbe arrivare a costare circa 299.99$ — possibilmente convertiti in 299.99€ — ma la cifra potrebbe naturalmente rivelarsi ulteriormente più bassa, dato che l'unico "indizio" è che non arriverà a raggiungere i 300 dollari.
Naturalmente queste dichiarazioni non sono state ufficialmente confermate da Sony, motivo per il quale vi invitiamo a prendere questa indiscrezione con le dovute precauzioni, ma se non altro questo reveal a sorpresa darà ai fan un'idea di cosa aspettarsi in futuro.
In attesa di poterne sapere di più su questo misterioso dispositivo, vi ricordiamo che trovate tutte le informazioni in nostro possesso su PlayStation Project Q nel nostro speciale dedicato.
Curiosamente, Xbox ha anche svelato quando potrebbero uscire le console di prossima generazione, inclusa PS6: se ne parlerà tra almeno 5 anni.