PlayStation non vuole classifiche dominate da giochi sempre uguali e live service

Shuhei Yoshida ha definito poco auspicabile lo scenario in cui a dominare le classifiche videoludiche siano sempre gli stessi giochi.

Immagine di PlayStation non vuole classifiche dominate da giochi sempre uguali e live service
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Con i videogiochi che diventano sempre più articolati, mossi da comparti tecnici sempre più all'avanguardia, ovviamente va di pari passo anche la crescita dei loro costi di produzione (e quindi di promozione, perché non vuoi che il tuo costoso progetto passi in sordina). Si tratta di un processo contro il quale «ci schianteremo», secondo CD Projekt, e che a volte spinge i publisher a investire sul cosiddetto "usato sicuro".

Che sia con dei remake di prodotti amati, con la loro rimasterizzazione o con dei sequel che cambiano poco o pochissimo rispetto al gioco precedente – al punto che in alcuni casi sono perfino annuali –, l'industria ha imparato ad assicurarsi delle entrate che le consentano di spendere queste cifre in modo più o meno sostenibile. Pensiamo anche al modello dei giochi live service, inseguito da tantissimi publisher (non sempre con successo) in cerca di entrate persistenti.

Secondo Shuhei Yoshida, veterano di PlayStation che oggi si occupa di scovare talenti per casa Sony, però, il futuro dove i giochi di maggior successo sono sempre gli stessi – perché nessuno rischia sul fronte creativo – o sono semplicemente dei game as a service non è esattamente auspicabile.

Chiacchierando del possibile apporto delle intelligenze artificiali allo sviluppo ai microfoni di The Guardian, Yoshida ha sottolineato l'importanza del premiare il piglio creativo dietro un progetto, il fatto che possa sempre emergere l'unicità – in qualsiasi modo venga poi realizzata l'opera.

«L'industria dei videogiochi non cesserà mai di essere un posto divertente» ha dichiarato Yoshida, interpellato in occasione della sua premiazione ai BAFTA. «L'industria continua a crescere e a crescere, spero che continui a supportare e inseguire le idee creative e le persone che cercano di lavorare a qualcosa di nuovo» ha sottolineato.

Perché, se così non fosse e si inseguisse solo quello che già funziona perché, con la crescita, non puoi più permetterti di prendere dei rischi sul lato economico, ci troveremmo di fronte a un futuro piuttosto monotono.

«Non vorresti mai vedere una top 10 di videogiochi che ogni anno è quasi identica, o tutti i giochi che diventano dei live service. Secondo me sarebbe un po' noioso» ha chiuso Yoshida.

E come dargli torto?

Leggi altri articoli