Non tutte le cose si stanno incastrando al primo tentativo, per PlayStation mobile. A riferirlo è il sito MobileGamer.biz che, come segnalato dai colleghi di VGC, ha appreso di una nuova defezione nel panorama dei giochi per smartphone su cui Sony vorrebbe puntare per il futuro.
Come leggiamo dalla fonte, infatti, Michail Katkoff ha annunciato sul suo profilo LinkedIn di aver deciso di abbandonare Savage Game Studios, team di sviluppo di cui era managing director e che era stato recentemente acquisito da PlayStation.
A portare avanti lo studio saranno ora Nadjim Adjir, prima co-fondatore e game director, e Mike McManus, in precedenza investito invece della carica di head of technology.
«Penso di aver fatto la mia parte nel portare la compagnia da zero a uno» ha dichiarato Katkoff, nel suo post di saluto, «ora sono pronto a guardare da esterno come Nadjim e Mike la porteranno da uno a cento».
Savage Game Studios era stata acquisita da PlayStation ad agosto 2022. Si tratta, quindi, di poco meno di un anno di permanenza per Katkoff sotto l'egida del gigante giapponese. Lo studio, piuttosto giovane, era nato nel 2020 ed era stato composto da diversi veterani del mondo videoludico: Katkoff ha un passato in Rovio e Zynga, Adjir ha lavorato in Rovio e in Wargaming, McManus in Wargaming e Insomniac.
Di recente, tuttavia, anche Nicola Sebastiani – head of mobile per PlayStation – aveva deciso di abbandonare il progetto.
L'idea di Sony di dare nuovo terreno fertile alle sue IP anche sul panorama degli smartphone, insomma, al momento è piuttosto in salita e ha bisogno di qualche altra manovra, prima di realizzarsi in modo fruttuoso.
Come sottolineato da VGC, di recente il presidente di Sony Interactive Entertainment, Jim Ryan, aveva dichiarato di aspettarsi che metà delle uscite annuali di PlayStation siano su PC e su mobile entro il 2025. E se è vero che per le uscite su PC stanno procedendo di buona lena – anche se l'ottimizzazione di The Last of Us - Part I ha fatto vivere momenti più spaventosi del gioco stesso – sul fronte degli ingranaggi mobile c'è ancora parecchio da oliare.