Nelle scorse ore si è svolto il consueto briefing finanziario di Electronic Arts, che ci ha permesso di scoprire alcune interessanti novità del publisher.
Ad attirare l'attenzione è stato soprattutto un annuncio inaspettato per la saga di Star Wars, dato che EA ha confermato l'arrivo di una versione PS4 e Xbox One di Jedi Survivor. Tuttavia, al momento non è disponibile alcuna data di lancio certa.
Ma sono arrivate anche notizie interessanti dal mondo di Battlefield: dopo l'accoglienza iniziale non certo positiva dell'ultimo capitolo (lo trovate su Amazon), c'è tutta la voglia di riscattarsi e proporre qualcosa di unico ai fan della serie sparatutto, ma che allo stesso tempo possa ricordare le sue origini.
Come riportato da ComicBook, EA ha confermato che ci vorrà un po' di pazienza prima di vedere il nuovo capitolo della serie: non è previsto alcun nuovo gioco nell'anno fiscale 2024. Se tutto andrà bene, il prossimo episodio dovrebbe dunque uscire entro la fine del 2025.
Il publisher ha anche confermato che il nuovo Battlefield sarà «una reimmaginazione» della serie: l'obiettivo è quello di proporre agli appassionati della serie «un ecosistema davvero connesso».
Difficile capire con certezza che cosa intendesse Electronic Arts con quest'ultima frase: forse la reimmaginazione di Battlefield intende essere una nuova base su cui lavorare per il futuro, senza però dimenticare tutti i capitoli che lo hanno preceduto e offrendo diversi riferimenti.
Senza alcun ulteriore dettaglio ufficiale, come dicevamo, è davvero difficile riuscire a lanciarsi in ipotesi più precise: per il momento, i fan possono essere certi che gli sviluppatori sono duramente al lavoro per lasciarsi il passato alle spalle il più presto possibile. Vi terremo informati sulle nostre pagine non appena ne sapremo di più.
Già negli scorsi mesi EA aveva confermato che il prossimo capitolo sarebbe stato «completamente nuovo»: non ci resta che aspettare per capire in che modo riuscirà a rivoluzionare la serie. Con l'augurio di non dover parlare di aumenti dei prezzi delle microtransazioni, almeno per questa volta.