Meglio Skyrim o Baldur's Gate 3? Un ex-Bethesda spiega le differenze

Che differenza c'è tra Baldur's Gate 3 e i giochi Bethesda? Un ex-dipendente racconta i differenti metodi di sviluppo dei prodotti.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Sì, paragonare Skyrim Baldur's Gate 3 potrebbe non avere senso, ma stiamo parlando comunque di due prodotti fantasy dall'ampio respiro narrativo, ed è interessante capire come lavorano Larian e Bethesda a questi progetti. Soprattutto se a farlo è Bruce Nesmith, ex-designer di Bethesda.

Lo sviluppatore lavorò anche a Starfield (lo trovate anche su Amazon) nelle prime fasi della produzione e, in queste ore, ha rilasciato una serie di interviste e dichiarazioni molto interessanti.

Tra queste anche il modo in cui proprio Starfield è stato immaginato, relativamente alla sua serie di pianeti esorbitante. All'inizio si era optato per rimanere su qualche dozzina di pianeti e renderli più particolareggiati, ma Bethesda ha voluto strafare per dare al giocatore un senso di meraviglia continuo.

Lo stesso che, come ha affermato di recente, vuole dare Bethesda in ogni suo titolo, a partire da Skyrim che per questo si differenzia molto da Baldur's Gate 3 nello scopo.

Nell'intervista (tramite IGN US), Nesmith ha spiegato quali sono le differenze tra il modo in cui Bethesda immagina i suoi mondi e come lo fa Larian, prendendo come pretesto l'ultimo Baldur's Gate.

«Penso che Baldur's Gate 3 sia un trionfo nel tentativo di far sì che l'esperienza da tavolo possa effettivamente realizzarsi proprio lì, nel computer», ha detto Nesmith iniziando il suo racconto.

Baldur's Gate 3 è un gioco che effettivamente premia la sperimentazione e il "giocare di ruolo", fornendo al giocatore tante opzioni differenti e altrettanti risultati date dalle proprie scelte, come una campagna di Dungeons & Dragons.

Al contrario, come spiega Nesmith, i giochi Bethesda come Skyrim (ma non solo) sono costruiti in modo diverso. La scelta e le conseguenze hanno spesso una portata limitata, con le missioni secondarie che si svolgono quasi in isolamento rispetto alla missione principale in modo che possano essere vissute da quanti più tipi di giocatori possibile. 

Nel titolo Larian, invece, ci sono contenuti di vario tipo (zone, oggetti, personaggi) che possono essere completamente ignorati in base alle scelte fatte dal giocatore. Una scelta coraggiosa che Nesmith ha commentato:

«La cosa che a Bethesda non siamo mai riusciti a fare è che loro [Larian] sono venuti allo scoperto e hanno detto, senza mezzi termini, "Non ci interessa se solo l'1% dei giocatori lo vedrà". Quell’1% che lo farà sarà felice e lo dirà all’altro 99%, che sarà poi felice che esistesse questa opzione.»

Basti pensare che, ad esempio, tra le tante cose che non sono state scoperte c'è una intera sezione di due ore in Baldur's Gate 3 che nessuno ha ancora scoperto.

Diversamente, Nesmith spiega l'approccio di Bethesda:

«Il nostro obiettivo era anche creare giochi a cui le persone potessero giocare per centinaia di ore. Se tagli il 50% del tuo gioco, non giocheranno per centinaia di ore. Ora hanno solo 50 ore per giocare perché ne hai tagliato la metà.»

Interessante capire come due aziende che fanno prodotti apparentemente simili possano, invece, avere un approccio diametralmente opposto.

Vedremo cosa succederà con The Elder Scrolls 6di cui sappiamo ancora molto poco.

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