Alzi la mano chi non ha sentito dire almeno una volta che i videogiochi sono "una perdita di tempo" o che fanno semplicemente male: pillole di ignoranza del genere sono state spesso purtroppo pane quotidiano per molti appassionati, spesso alimentate perfino da telegiornali e show televisivi.
Con l'aumentare della popolarità di questo medium, fortunatamente disinformazione del genere è andata diminuendo sempre di più, ma è ancora tuttavia presente nei confronti di chi non vuole neanche provare a comprendere quella che non è solo una forma di intrattenimento, ma che contribuisce spesso a lasciare il segno nei suoi videogiocatori.
Per questo ci fa piacere, una volta tanto, segnalare un interessante studio condotto in Germania che testimonia come i videogiochi possono essere utilizzati anche per migliorare la salute mentale e combattere i sintomi di depressione: un male oscuro da cui è estremamente difficile uscire. Lo ha spiegato molto bene il recente Alan Wake 2, come vi abbiamo raccontato in uno speciale dedicato.
Come segnalato da PsyPost, i videogiochi stessi possono rivelarsi un potente alleato per combattere questo male fastidioso: uno studio tedesco ha infatti deciso di dividere 46 persone che soffrono di depressione in tre gruppi diversi.
Mentre in due gruppi sono stati utilizzate le consuete terapie e un programma di training cognitivo, al terzo gruppo è stato chiesto di giocare a Super Mario Odyssey, il divertente platform 3D su Nintendo Switch (lo trovate su Amazon, se interessati).
Ebbene, pare che sia stato proprio quest'ultimo gruppo quello che ha ottenuto i migliori risultati: lo studio dimostra che i sintomi di depressione sono diminuiti addirittura del 50%.
Ovviamente, lo studio non intende suggerire che i videogiochi debbano sostituire le cure e le terapie tradizionali: viene infatti sottolineato che si è trattato di miglioramenti "selettivi" e che non c'è stato comunque un miglioramento netto rispetto agli altri gruppi.
Tuttavia, questi risultati sono indubbiamente molto interessanti ed evidenziano che i videogiochi possono rivelarsi un'alternativa accessibile per contribuire a combattere la depressione, unita naturalmente alle giuste terapie del caso.
In ogni caso, si tratta di uno studio decisamente affascinante e che dimostra ancora una volta che i videogiochi non sono quel male che molti sostengono, ma possono rivelarsi molto utili anche per migliorare la salute mentale. E questa è indubbiamente un'ottima notizia da cui speriamo si possa ripartire per il prossimo anno.