L'aumento di prezzo dei videogiochi next-gen a 80 euro continua a essere ancora oggetto di forti discussioni, tra chi la ritiene una cifra esagerata e chi, invece, ha continuato a supportare senza farsi troppi problemi le loro produzioni preferite al day-one.
Tra le prime aziende che avevano annunciato di voler adottare questo nuovo standard vi era anche Take-Two, il publisher di Grand Theft Auto (trovate GTA V next-gen su Amazon) che continua a dirsi convinto che sia stata la scelta giusta.
Un recente report di Sony e Activision aveva in realtà evidenziato un netto calo degli acquisti da parte dei giocatori, adesso molto più attenti a fare selezioni oculate per i prodotti da supportare al lancio.
Tale analisi sembrerebbe confermata anche dalla stessa Take-Two, anche se il tutto sarebbe avvenuto senza alcuna conseguenza negativa per il publisher, come affermato dal CEO Strauss Zelnick durante l'ultima earnings call (via VGC):
«Non abbiamo notato alcun rifiuto del prezzo [per i giochi a 80 euro].
Quello che abbiamo visto è che i consumatori stanno cercando di limitare le loro spese, scegliendo ciò che gli interessa davvero, i blockbuster o in base al loro valore, o tutte queste cose insieme».
Zelnick ha ammesso che questo ha inevitabilmente messo pressione al gruppo, dato che bisogna cercare di rendere interessante ogni singolo videogioco da proporre in vendita, ma allo stesso tempo si è detto molto positivo per il futuro, dato che Take-Two «ha una robusta programmazione di lancio» con tanti titoli di successo.
Per quanto riguarda invece gli 80 euro, l'ammissione è che adesso il consumatore sembri restio a spendere tali cifre su produzioni che possano non essere dei "blockbuster": in tempi recenti, a farne le spese è stato Marvel's Midnight Suns, che a causa di vendite poco soddisfacenti è stato messo in sconto più volte e ha dovuto perfino rinunciare al porting su Switch.
Insomma, nonostante l'ottimismo del CEO, pare essere arrivata l'ennesima conferma di un mercato che rischia di crollare su sé stesso dato che, per stessa ammissione di Take-Two, gli utenti adesso ci pensano più di due volte prima di acquistare un videogioco a queste cifre. Pur non essendo strettamente contrari, se ritengono che un determinato titolo meriti tale somma.
Avevamo già sottolineato in passato come questo aumento di prezzo sembrasse inevitabile da diverso tempo: del resto, alcuni sviluppatori sono arrivati perfino ad ammettere di aver dovuto spendere anche un miliardo di dollari su singoli giochi, tra costi di sviluppo e marketing.