Si dice spesso che Hideo Kojima sia un regista mancato, e ora potremmo anche scoprire se sarà un buon attore.
L'autore di Death Stranding, che è arrivato anche sulla nuova generazione con una versione ad hoc che trovate su Amazon, ha da sempre avuto una passione sfrenata per il cinema.
Ma curando sempre l'aspetto del gameplay delle sue produzioni, tanto che una delle cose di cui va più fiero è proprio un elemento di gameplay.
E mentre proprio Death Stranding diventerà un film, a quanto pare molto autoriale, sarà Hideo Kojima a sbarcare prima sul grande schermo.
Il film, annunciato ovviamente tramite le pagine ufficiali di Kojima Production, sarà un documentario incentrato proprio sul game designer.
"HIDEO KOJIMA – CONNECTING WORLDS" sarà presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival di quest'anno. Non a caso uno dei festival di cinema indipendente più famosi al mondo, a dimostrazione dell'interesse di Kojima verso l'autorialità sul grande schermo.
Ecco come viene descritta la pellicola:
«"HIDEO KOJIMA – CONNECTING WORLDS" ti porta in un viaggio nella mente creativa del creatore di videogiochi più iconico del mondo. Con le apparizioni di artisti e creatori visionari come Guillermo del Toro, Nicholas Winding Refn, Grimes, George Miller, Norman Reedus, Woodkid, Chvrches e molti altri, questo documentario visivamente accattivante offre una rara visione dell'infanzia di Hideo Kojima e del suo processo creativo dal lancio del suo studio indipendente e alla creazione di Death Stranding.»
Il film verrà proiettato per la prima volta il 17 giugno prossimo presso The Indeed Theater negli Spring Studios.
Ovviamente non è chiaro al momento se il documentario verrà in qualche modo pubblicato in altre forme, nei cinema o in home video.
Si consacra ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, la figura di Hideo Kojima come persona profondamente dedicata alla narrazione in ogni sua forma.
Tanto da rendere Death Stranding un prodotto incomprensibile, secondo il designer, per la maggior parte della gente.
E pensare che in realtà Kojima è molto autocritico verso i suoi lavori, che considera spesso anche dozzinali.