Da quando è stato annunciato, Foamstars ha innegabilmente fatto pensare a tutti che Square Enix si sia ispirata fortemente a Splatoon, lo splattatutto di Nintendo Switch arrivato al suo terzo capitolo.
Lo shooter di Nintendo (lo trovate su Amazon) è stato amatissimo ed ha accolto negli anni una grandissima platea, ma non solo unicamente i fan di Nintendo ad aver notato la somiglianza tra Foamstars e Splatoon.
Tanto che, ad oggi, Square Enix è già stanca di aver visto paragonare il proprio titolo a quello di Nintendo e ci tiene a sottolinearne le differenze.
Parlando ai microfoni di VGC, il producer Kosuke Okatani ha risposto alla domanda relativa al fatto che lo studio di sviluppo potesse essere stanco o meno di sentire il paragone con Splatoon, ed è effettivamente così:
«Prima di tutto sì. Ci sono stati molti paragoni su Internet, ma abbiamo anche visto sui social media che le persone che ci hanno giocato hanno visto che è un gioco completamente diverso, e spero che anche voi siate d'accordo.»
Inutile dire che Foamstars si sia ispirato al titolo Nintendo, perché ci sono molti elementi in comune tra cui il più importante ovvero la schiuma che ricopre il campo di battaglia, così come la vernice di Splatoon.
Tuttavia proprio la cosa apparentemente simile tra le due produzioni è ciò che li rende diversi, come spiega Okatani:
«Sento che il meccanismo per cui le cose che spari restano sul campo è davvero unico. Sarebbe un grande onore se questo diventasse un genere a sé stante, simile a Soulslike o Metroidvania.»
Invidiamo l'ottimismo di Okatani per una produzione che, seppure realizzata con grande cura e attenzione, si va a scontare nel mercato dei GaaS che non è esattamente al meglio in questo periodo.
Ne abbiamo parlato anche nella nostra anteprima di Foamstars che trovate a questo indirizzo, in cui purtroppo non abbiamo avuto occasione di approfondire il tema delle intelligenze artificiali che sono state usate.