Foamstars | Anteprima – Non chiamatelo GaaS (ma forse lo è)
Foamstars è il prossimo titolo multiplayer della nuova stagione videoludica: arriverà prima gratis su PlayStation Plus e l’abbiamo visto in anteprima.
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Toylogic
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Square Enix
- Testato su: PS5 , PS4
- Piattaforme: PS5 , PS4
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 6 febbraio 2024
«Non consideriamo davvero Foamstars un game as a service», mi ha detto il portavoce di Square Enix quando ho chiesto quali assi nella manica vogliono mettere in gioco per affrontare un 2024 che segue l'anno peggiore di sempre per i GaaS, probabilmente.
Lo stesso anno in cui proprio Square Enix ha dovuto vedere in prima persona la chiusura del suo Babylon's Fall, per altro, e al quale seguirà con un altro esperimento che condivide molte delle sue dinamiche in termini di supporto e continuità.
Ma andiamo con ordine.
Foamstars è il nuovo progetto di Square Enix in esclusiva su piattaforme PlayStation (PS5 e PS4), annunciato qualche tempo fa, un foam shooter a squadre che avrà un «supporto duraturo con contenuti gratuiti», per citare il portavoce di cui sopra.
Al comando di Foamstars ci sono Kosuke Okatani e Chikara Saito, rispettivamente nel ruolo di producer e director, provenienti principalmente dagli ultimi Dragon Quest.
Con una formula che ricorda inevitabilmente in prima battuta lo Splatoon di Nintendo (trovate il terzo capitolo su Amazon), in Foamstars ci saranno due squadre da quattro giocatori che dovranno usare la schiuma per attaccare, difendere ma anche costruire.
Il titolo di Square Enix recupera infatti l'idea degli hero shooter – in questo caso le celebrità dello show Schiumascontro – che hanno stili di gioco, armi e abilità unici, le cui sinergie saranno la base per formare le squadre necessarie ad arrivare alla vittoria.
Foamstars offrirà un'esperienza in combinazione tra modalità PvP e PvE per un massimo di otto giocatori, con partite quattro contro quattro, in singolo o in coop di squadra con tre compagni.
Per quanto riguarda le modalità PvE ci saranno tre modalità di gioco al lancio: Distruggi la stella; Bagno di sopravvivenza; La festa delle paperelle di gomma.
Con questi nomi altisonanti vengono chiamate, rispettivamente, delle partite di deathmatch a squadre, partite a turni in cui le squadre si alternano tra attacco e difesa di un'area, il trasporto di una paperella di gomma gigante che fa il DJ (non mi sto inventando nulla) in un mix tra un classico cattura la bandiera e re della collina.
La componente PvE del titolo è invece legata alle Missioni Foamstars, che si potranno affrontare in single player o in co-op e, per quanto ho visto nella presentazione, si tratta di una modalità orda in cui i giocatori dovranno difendersi dall'avanzata dei mostri di bolle in una serie di attacchi a ondate casuali.
Niente di incredibilmente innovativo, bisogna dirlo, se non fosse per la schiuma che dà il nome al titolo ed è centrale in quello che sarà il gameplay di Foamstars.
Foamstars, uno "schiumatutto" a squadre
Le armi degli eroi di Foamstars sparano schiuma, che è la chiave per attaccare e difendere, ma anche costruire delle difese e creare strutture sulle quali scivolare con la tavola in dotazione a ogni personaggio. La schiuma può rimanere a terra oppure si può manipolare a piacimento, ed ovviamente interagisce con i giocatori.
Nelle modalità deathmatch, ad esempio, i giocatori rimangono completamente bloccati una volta sommersi dalla schiuma e, solo in quel momento, possono essere messi KO prima che un suo compagno di squadra lo rimetta in sesta.
Questa soluzione sembra interessante perché, con la manipolazione di un elemento fisico, si possono creare delle interazioni interessanti tra i giocatori e le mappe degli scontri. Non avendo provato Foamstars con mano è impossibile capire quanto la schiuma sia effettivamente un elemento differenziante del titolo di Square Enix rispetto a progetti simili che sono apparsi e/o sono sul mercato, ma almeno sulla carta è senz'altro l'idea che rimane centrale della produzione.
Così come l'estetica di Foamstars, frutto del DNA fortemente nipponico che Square Enix ha voluto imprimere.
L'impressione è quella di vedere un videogioco tratto da un anime che non esiste, rivolto probabilmente in maggior misura alla Gen Z, i videogiocatori che bazzicano già i videogiochi free to play e piuttosto che il binge watching su Netflix preferiscono quello su Crunchyroll.
Non ho avuto modo di approfondire il cast, a livello visivo e ludico ancor di più, ma i personaggi sembrano chiaramente ispirati a quelli che sono i canoni estetici dei manga e degli anime degli ultimi anni.
Questo potrebbe essere un suo punto di forza se saprà insidiarsi in questa nicchia di pubblico. Visto che da Overwatch in poi c'è stato un certo appiattimento per quanto riguarda l'identità visiva degli hero shooter e, in generale, dei game as a service con dei personaggi iconici al suo interno, un character design di questo tipo ha le carte in regola per consentire a Foamstars di ricavarsi un suo posto.
Il quale dovrà essere trovato, presidiato e mantenuto grazie ad una serie di contenuti costanti che Square Enix ha promesso saranno gratuiti, pur con il classico battle pass opzionale.
Foamstars sarà disponibile a partire dal 5 marzo 2024 ad un prezzo di €29,99, ma dal 6 febbraio verrà inserito tra i giochi gratis del PlayStation Plus, con un mese di anticipo.
Detto ciò il team di sviluppo ha assicurato che tutti i giocatori potranno accedere alle ricompense del battle pass semplicemente giocando ma, acquistando il pass premium della stagione al prezzo di €5,99, sarà possibile ottenere immediatamente il personaggio new entry della stagione ed avere elementi cosmetici aggiuntivi specifici. È un sollievo vedere un modello economico non aggressivo e tutto sommato allineato ai GaaS più virtuosi in questo senso.
Ma tutto questo servirà a Foamstars per non finire rapidamente nel dimenticatoio come è capitato ad altre produzioni simili negli ultimi tempi? Spero di essere smentito con i fatti.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Estetica e immaginario interessanti
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Supporto gratuito per contenuti aggiuntivi
-
La schiuma che usa la fisica per creare gameplay
Contro
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Concept di gioco non entusiasmante
-
Gameplay non estremamente innovativo
Commento
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