Electronic Arts sembra aver ormai deciso di interrompere ufficialmente il supporto a uno dei suoi progetti più deludenti degli ultimi anni: da questo momento, lo sparatutto Rocket Arena non è più disponibile in nessuno store.
Per chi non lo conoscesse, si trattava di uno sparatutto multiplayer 3 vs 3 con una simpatica meccanica: ogni personaggio aveva delle varianti diverse per i lanciarazzi, unica arma utilizzabile nel gioco.
Dopo un lunghissimo periodo senza alcun aggiornamento ufficiale, EA deve aver finalmente deciso di staccare la spina a questo progetto: come segnalato da TechRaptor, adesso non è più possibile acquistare Rocket Arena in nessun negozio, sia PC che console.
Un primo campanello d'allarme era arrivato nelle scorse ore, dopo che Game Pass e EA Play avevano segnalato la rimozione a sorpresa imminente tra i giochi gratis, ma senza alcuna ulteriore comunicazione nessuno pensava che a questo addio sarebbe coinciso anche una vera cancellazione dagli store.
Se avevate già acquistato Rocket Arena prima di questa "epurazione", dovreste essere ancora in grado di fare qualche partita online: al momento i server risultano ancora attivi, né è arrivata alcuna comunicazione di una chiusura imminente.
Tuttavia, alla luce della rimozione degli store e tenendo in considerazione il fatto che non vi è ancora alcun annuncio ufficiale, sembra proprio che sia solo questione di tempo prima che arrivi il temutissimo end of service.
Insomma, Rocket Arena è pronto ad aggiungersi agli ennesimi giochi multiplayer che non sono riusciti a conquistarsi un loro spazio nel panorama videoludico, probabilmente non aiutato dal fatto che EA scelse di pubblicarlo come titolo a pagamento invece che free-to-play.
Peccato perché, al netto dei suoi problemi, il suo gameplay frenetico e divertente avrebbe probabilmente meritato miglior sorte: se volete scoprire cosa non ha funzionato, vi rimandiamo alla nostra recensione.
Restando in tema di giochi pronti a dire addio a Xbox Game Pass, vi segnaliamo che sono già stati comunicati i 7 titoli che ci lasceranno dal 30 novembre.