Cyberpunk 2077 è in prima persona anche perché «oggi i giochi li vendono YouTube e Twitch»

In merito alla scelta della visuale in soggettiva per Cyberpunk 2077, CD Projekt ha riflettuto sull'importanza di essere unici già al colpo d'occhio.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sappiamo che non tutti sono stati felici della decisione di CD Projekt RED di proporre come un gioco in prima persona il suo Cyberpunk 2077 – che passava così dalla terza persona della saga The Witcher a una nuova visuale in soggettiva, simile a quella degli shooter o dei giochi di ruolo in stile Bethesda Softworks.

Dietro questa scelta – che potrebbe essere diversa per il futuro capitolo in lavorazione – c'era il bisogno di affermare già dal colpo d'occhio di stare facendo qualcosa di unico e diverso rispetto ai propri vecchi lavori, secondo il quest director Paweł Sasko, che ha toccato il tema durante un Q&A con gli investitori (via VGC).

Il motivo? Il fatto che oggi i videogiochi si vendano su YouTube e Twitch, o a colpi di screenshot: quindi è importante, già solo in un primissimo impatto, riuscire a comunicare di fare qualcosa di nuovo anziché rimanere uguali ai propri lavori passati, accomodandosi sul loro successo.

Nelle parole di Sasko:

«Quello che volevamo fare, era assicurarci che Cyberpunk avesse una sua identità, che fosse percepibile che fosse qualcosa di diverso.

Oggi sono YouTube, Twitch e gli screenshot che vendono i videogiochi, e questo è un modo per mostrare ai giocatori l'individualità. La visuale in soggettiva ha aiutato tantissimo Cyberpunk a definire la sua identità».

La soggettiva, secondo il team di sviluppo, rendeva infatti «Cyberpunk 2077 sensibilmente diverso da The Witcher, il che ci ha dato una grossa mano nel creare in questo modo l'identità del prodotto».

Anche perché, aggiunge Sasko, era importante sottolineare che non sarebbe stato lo stesso gioco declinato in un'altra ambientazione e in un universo diverso:

«Non voglio stare qui a fare degli esempi, ma sapete che ci sono molte compagnie e IP, là fuori, che sono semplicemente una catena di montaggio, una produzione da copia-incolla. Non volevamo che questo succedesse anche a noi.

Avevamo già fatto uscire tre giochi di The Witcher e volevamo fare qualcosa di diverso. Non abbiamo rimpianti ed è stata una decisione di successo».

Al momento non sappiamo praticamente nulla del futuro Orion, il progetto work-in-progress che ci riporterà nell'universo di Cyberpunk creato dal gioco da tavolo di Mike Pondsmith. Sappiamo, però, che CD Projekt RED ha lavorato (finalmente) bene per Phantom Liberty, di cui vi abbiamo proposto la nostra recensione.

Vedremo ora cosa ci sarà nel futuro del franchise: il ritorno della sola soggettiva non è scontato, ma è interessante che il publisher sottolinei di essere consapevole del fatto che video, live e creator che li realizzano di fatto vendano i giochi – considerando la voragine comunicativa che c'è stata, all'epoca del lancio di Cyberpunk 2077, sul mostrare le versioni PS4 e Xbox One, poi rivelatesi drammaticamente problematiche e su cui, anzi, arrivarono dichiarazioni che dicevano proprio l'opposto, prima che il gioco venisse ritirato da PlayStation Store.

Cyberpunk 2077 è disponibile su PC, PS5, Xbox Series X|S – oltre a PS4 e Xbox One, ma sono piattaforme su cui vi sconsigliamo di giocarci. Per tutti gli approfondimenti sul gioco, consultate la nostra scheda.

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