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Recensione

Phantom Liberty | Recensione - Il riscatto di Cyberpunk 2077?

Phantom Liberty è l'espansione di Cyberpunk 2077, accompagnato dal grande aggiornamento 2.0. CD Projekt riesce davvero a riscattarsi?

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Miglioramenti di rilievo che coinvolgono tutti gli elementi di gioco.
  • Un'espansione che approfondisce temi, personaggi e mondo.
  • Nella sostanza, è rimasto lo stesso gioco di prima.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077
  • Sviluppatore: CD Projekt RED
  • Produttore: CD Projekt
  • Distributore: Bandai Namco
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , STADIA , PS5
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 10 dicembre 2020 - 15 febbraio 2022 (PS5, Xbox Series X)

Accompagnata dal corposo aggiornamento 2.0 di Cyberpunk 2077, Phantom Liberty è un'espansione dal duplice scopo: ampliare ancora di più il mondo di gioco e offrire al contempo una seconda possibilità a tutti quei giocatori rimasti scottati dallo stato miserevole delle versioni old-gen e dalla comunicazione capziosa di CD Projekt.

Quegli errori marchiani effettuati con evidente dolo non verranno di certo cancellati dalle memorie e dalle coscienze di chi ha portato avanti tutto ciò, pertanto non sarà di certo un corposo aggiornamento e un DLC a riabilitare l'immagine dello studio di sviluppo, che esce fuori da tutta la vicenda con una macchia indelebile e con una fiducia tutta da riguadagnare coi prossimi progetti. 

Anche stavolta, e lo vogliamo sottolineare così come fatto in occasione della recensione di Cyberpunk 2077, l'unico codice ricevuto è quello della versione PC. Non abbiamo idea di come giri il gioco sulle console. 

Certo, ripetere gli errori del passato sarebbe probabilmente un'onta incredibile, e vogliamo davvero sperare che i giocatori console possano godersi tutto ciò che gli autori hanno creato in questa espansione che merita tutta l'attenzione di chi ha apprezzato in toto il gioco originale. Anche perché, su console di ultima generazione, il gioco originale riusciva comunque a difendersi piuttosto bene.

Phantom Liberty: espandere i confini

Phantom Liberty è legata a doppio filo all'aggiornamento 2.0 del gioco, che aggiunge una serie di migliorie e possibilità che con ogni probabilità sarebbero già dovute essere disponibili sin dal lancio. Sappiamo però com'è andata a finire con gli obbrobri tecnici sulle vecchie console, che erano del tutto assenti nella versione PC di Cyberpunk 2077 (lo trovate su Amazon) che recensimmo e che premiammo con merito.

Com'è noto, internet ha ingigantito ogni cosa anche sulla versione che non soffriva di quelle problematiche, al punto che semplici e innocui bug diventavano – come per un effetto d'osmosi – una diretta emanazione di quello scandalo di proporzioni bibliche, per il settore di riferimento. 

Chi ha amato Cyberpunk 2077 probabilmente si innamorerà subito di Phantom Liberty.
Se pensate che Phantom Liberty e l'aggiornamento possano presentarvi un gioco del tutto diverso, tirato a lucido o addirittura cambiato nei suoi connotati, allora siete completamente fuori strada. 

Cyberpunk 2077 è ancora quel gioco lì, amato da moltissimi e vituperato da chi probabilmente si è solo fermato ai filmati canzonatori pubblicati ancor prima che il gioco arrivasse sul mercato. Se invece siete tra coloro che quel gioco lo hanno amato sul serio, pur con delle piccole riserve, allora di questa espansione ve ne innamorerete.

Per accedere ai nuovi contenuti con il vostro personaggio è obbligatorio aver già superato un evento cruciale della trama del gioco principale. Nella fattispecie, si tratta della missione "Trasmissione", esattamente quando il vostro protagonista sarà chiamato a schierarsi con una fazione o con l'altra.

Potrete chiaramente ricaricare il vostro vecchio salvataggio o ricominciare dall'inizio, se magari siete tra i delusi che aspettavano il momento propizio per iniziare il gioco. È anche possibile accedere direttamente all'espansione, "saltando" il gioco principale.

Nel nostro caso, subito dopo aver caricato il salvataggio dell'endgame siamo stati contattati telefonicamente dalla misteriosa netrunner chiamata "Songbird", che ci invitava a recarci a Dogtown, il nuovo quartiere di Pacifica in cui è ambientato Phantom Liberty.

Dopo alcune missioni, e dopo aver assistito alle prime linee di dialogo, è già immediatamente comprensibile come tematiche, toni ed enfasi del racconto siano fortemente incentrati sul lato politico, che si mescola alla spy-story fantascientifica in una maniera che definiremmo orchestrata alla perfezione.

Non che avessimo grossi dubbi, visti i trascorsi del team di sviluppo, ma avere ulteriori conferme in tal senso è un ulteriore attestato di merito non di certo scontato. Senza scendere troppo nel dettaglio, stavolta la storia coinvolgerà la presidente dei Nuovi Stati Uniti d'America, la missione chiave di V che alterna spionaggio e contro-spionaggio con tempi e ritmi ben studiati, e tutta una serie di intrighi che scavano più a fondo tra le carni infette di quel mondo dominato da malaffare, tecnologie deviate e mercenari del mercato nero.

Per completare Phantom Liberty ci impiegherete almeno una decina di ore (a salire, a seconda dei contenuti secondari che esplorerete), ed è chiaro che sarà il giocatore a gestire i propri tempi e a scandire le modalità secondo cui deciderà di portare a termine le quest cruciali e quelle che potremmo definire senza remore minori (se non di riempimento, talvolta). Nello specifico, l'espansione prevede tredici missioni principali e diciassette nuove missioni secondarie. 

Ancora una volta, e in alcuni casi ancor più del gioco di base, Phantom Liberty riesce a mettere in scena una storia dove nulla è scontato, dove nulla è davvero come sembra e dove la scala di grigi si fa sensibilmente più marcata. L'evento scatenante, come già spiegato e per via della personalità di spicco coinvolta, è un incidente che potrebbe fare da apripista a un nuovo conflitto mondiale.

Dopo i primi passi in cui sarete chiamati al salvataggio e a uno scontro brutale contro gli uomini di chi controlla la zona, il vostro contatto si dilegua e vi lascia letteralmente in un mare di guai, con l'obbligo di dover investigare e approfondire quali macchinazioni prendono vita nell'ombra.

Ogni elemento sembra essere studiato per dare nuovo lustro alle meraviglie tecniche, che su PC, ancora una volta, risultano essere d'avanguardia.

Oltre all'interpretazione magistrale di Idris Elba, altri personaggi spiccano in modo particolare, ma non sentiamo il bisogno di sottolineare come saranno proprio gli eventi che vivrete a mettere in luce tutta la cura che lo studio di sviluppo polacco ha avuto per finalizzare con successo l'operazione di rilancio definitiva su cui potrete finalmente mettere le mani.

La scelta di concentrarsi proprio su un unico DLC è stata vincente, perché non ha scoperto il fianco a banali diluizioni e ha concesso agli sviluppatori di ottimizzare i contenuti, la loro efficacia e la loro portata in termini di qualità del racconto e di gameplay. 

Phantom City non sfigura di certo di fronte alle meraviglie del gioco di base, che ha saputo come mescolare fantascienza d'anticipazione, provocatori temi morali-filosofici e terribili scenari a cui l'umanità si sta avvicinando a grandi passi.

I cambiamenti della versione 2.0

Come già lasciato intendere, parlare di Phantom City senza fornire dettagli sui cambiamenti apportati dalla versione 2.0 sarebbe semplicemente impossibile. I motivi vanno ricercati nelle nuove funzionalità, nei miglioramenti, negli equilibri e nelle possibilità concesse al giocatore, che si ritrova adesso con un'ampia gamma di possibilità supplementari.

Queste, com'è facile immaginare, vanno a toccare anche parametri che regolano lo spessore e la qualità dell'IA, i gradi di reazione e le alternative da valutare. 

Osservando il contesto in un quadro più grande, questa nuova versione sposta i paletti a distanze più considerevoli, senza tuttavia eliminare quelli più in vista. In soldoni, questo significa che sarà meno semplice arrivare al punto in cui sarete talmente potenti da vincere i conflitti in poche azioni risolutive, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di godibilità globale e grado di sfida. 

Il nuovo distretto si presta poi alle novità legate ai combattimenti coi veicoli e ai contenuti inediti, proprio introdotti per l'occasione. Gli spazi più ampi, il modo in cui è stata realizzata la zona e i furbi accorgimenti adottati, non fanno altro che enfatizzare tutte le migliorie arrivate in Cyberpunk 2077 con la versione 2.0.

Nonostante ciò, non si deve pensare che Dogtown segni un punto di svolta nelle architetture o nel design dei livelli; piuttosto, sono proprio i nuovi contenuti a spingere il giocatore ad approfondire quanto offerto. Questo serve per dirvi che sì, le migliorie ci sono e coinvolgono sostanzialmente tutti gli aspetti di gioco, ma badate bene che non saranno di certo le rifiniture a farvi piacere d'improvviso la struttura portante.

Certo, adesso ci sono delle missioni votate all'open world come Corriere ed Airdrop, ma si tratta in definitiva di aggiunte legate a quello che potremmo definire rimpolpamento contenutistico. Divertono senz'altro e iniziano a far vedere alcune delle potenzialità verso cui potrebbe puntare il seguito con un mondo ancora più grande e denso, ma si tratta appunto di attività che all'interno del pacchetto servono solo a "fare legna".

Di Cyberpunk 2077 dicevamo che era «Un mondo sfaccettato e unico, di grande coerenza stilistica, non sconfinato ma denso e caratterizzato in modo eccezionale. È una metropoli futuristica in cui perdersi tra le micro diversità dei popoli che la abitano, tra quartieri malfamati, gretti e in rovina; luoghi caduti in malora dove la prostituzione, lo sfrenato uso di droghe, la povertà e le oscenità delle violenze e dei crimini sono diventati la più normale delle consuetudini».

E ancora: «Appena fuori da Night City, solo distese semi-deserte dove sono ammassate baracche di fortuna, roulotte e resti di ciò che fu, come un osceno immondezzaio dove gli ultimi nomadi vivono di stenti e crimini, tra voglia di rivalsa, disperazione e vani moti d'orgoglio in un'esistenza raminga e senza speranza».

Tutto ciò non solo è rimasto, ma in alcuni frangenti risulta ancora più enfatizzato (leggete questo nostro approfondimento, vi servirà), in particolar modo per via della gestione dal pugno duro di quel quartiere ormai alla deriva, che riduce chi resta a essere umano soltanto nella carne.

La caratterizzazione di quella zona è davvero di alto livello, e non solo artisticamente. Ogni elemento sembra essere studiato per dare nuovo lustro alle meraviglie tecniche, che su PC, ancora una volta, risultano essere d'avanguardia.

Dopo averlo ripetuto a più riprese negli articoli, nelle dirette e in tutte le sedi possibili, torniamo ancora una volta ad affermare che con un PC di fascia alta Cyberpunk 2077 appare quasi come un gioco diverso rispetto alle versioni per console.

Se non nella sostanza, di certo nel modo in cui luci, effettistica e prodigi tecnici concorrono a dare una nuova dimensione a personaggi, situazioni, prove attoriali, presenza scenica, mondo di gioco e credibilità del contesto. 

Se a qualcuno può sembrare qualcosa da poco, la verità è che questo fa tutta la differenza tra la versione manchevole che fu e ciò che invece Cyberpunk 2077 è indubitabilmente sempre stato.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • I miglioramenti dell'aggiornamento 2.0 rendono il sistema di gioco meno debole, rispetto al passato.

  • Una grande storia di spionaggio fantapolitico.

Contro

  • Una piccola flessione nella parte centrale della storia.

  • Visto che nella sostanza è sempre lo stesso gioco, non saranno di certo le nuove aggiunte a farvi cambiare idea.

Commento

Phantom Liberty è un'espansione legata a doppio filo alle novità introdotte con l'aggiornamento 2.0, che migliorano in toto il sistema di gioco. La storia ricca di intrighi fantapolitici è uno dei migliori racconti inseriti nel contesto di gioco, e se non farà cambiare idea ai detrattori più oltranzisti, darà di certo nuove garanzie a chi ha amato questa tribolata opera sin dai suoi esordi.
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