Secondo quanto svelato da Jason Schreier a maggio scorso, Sony ha deciso di ridimensionare il multiplayer di The Last of Us dopo le perplessità espresse da Bungie. Ora, però, arrivano notizie non proprio buone sullo stato dei lavori.
Lasciando un attimo da parte The Last of Us Part I (lo trovate su Amazon a ottimo prezzo) e il sequel, questo nuovo progetto avrebbe dovuto essere molto diverso da quello a cui siamo stati abituati a vedere sino ad ora.
Vero anche che la notizia del ridimensionamento aveva gettato un'ombra sul gioco, le cui sorti sono sempre state parecchio dubbie.
Ora, dopo aver appreso dei licenziamenti in casa Naughty Dog, sembra che il destino del multiplayer di The Last of Us sia ancora più incerto e fumoso.
Una fonte avrebbe infatti riferito a Kotaku che il progetto, anche se non completamente cancellato, si trova in uno stato di "congelamento".
Vale a dire che il gioco è stato di fatto bloccato, con lo sviluppo che sarebbe stato messo in pausa.
Il report di Bloomberg riferiva che il progetto non aveva passato una sorta di revisione interna affidata a Bungie, autori di Destiny, che avrebbe un ruolo di di controllo sui giochi live service in sviluppo presso PlayStation.
La "bocciatura" avrebbe di fatto portando a uno stop per il team di sviluppo e a un vero e proprio ridimensionamento del progetto.
Restando in tema, lo scorso luglio anche il co-presidente di Naughty Dog, Evan Wells, si è ritirato dopo 25 anni di lavoro nello studio, lasciando il co-director Neil Druckmann come unico presidente.
Un altro "colpo" per Naughty Dog, quindi, che peraltro di recente ha anche incassato una versione PC di The Last of Us Part I piuttosto deludente, non all'altezza delle aspettative anche a distanza dal day one e con molte patch correttive a corredo.