Com'era lecito aspettarsi, i licenziamenti in casa Bungie hanno iniziato a far preoccupare i giocatori riguardo Destiny 2.
Il looter shooter, che trovate sempre su Amazon, ha avuto infatti una vita florida ma ora le cose potrebbero cambiare dopo le ultime notizie.
Proprio ieri, infatti, è arrivata la notizia del licenziamento di molte persone all'interno di Bungie, con un'entità ancora da confermare di preciso.
Sono arrivate alcune testimonianze testimonianze, come quella dell'ex-community manager Liana Ruppert che, tramite i suoi canali social personali, ha annunciato di non essere più a lavoro presso Bungie.
A fargli eco è Griffin Bennet, lead del team di social media di Bungie, che allo stesso modo ha affermato di essere stato licenziato.
Non sappiamo ancora esattamente quanti membri del personale siano stati tagliati dallo studio, né il motivo per cui l'imminente espansione The Final Shape di Destiny 2 sia stata rinviata da febbraio 2024 a giugno.
Nelle ultime ore è arrivata anche la testimonianza di Lorraine McLees, direttrice artistica di lunga data, che ha rivelato di essere tra le persone coinvolte nei licenziamenti. «Il mandato non era uno scudo», ha laconicamente dichiarato su X di recente. Così come quella di Michael Salvatori, veterano compositore di Bungie che collaborò addirittura all'uscita di Halo: Combat Evolved, anch'esso licenziato da Bungie
Mentre altre figure dell'industria si interrogano sul futuro, anche i fan di Destiny 2 cominciano a pensare che il loro shooter preferito sia alla fine.
Molti giocatori e content creator dedicati allo shooter hanno infatti definito la notizia dei licenziamenti il proverbiale ultimo chiodo nella bara di Destiny 2:
30th October, 2023. The Destiny 2 "Doomsday".
— Benj (@Benjjjyy) October 30, 2023
My hope for the future of this franchise is at an all-time low.
Ovviamente non ci resta che aspettare che Bungie faccia chiarezza sulla situazione, speriamo il prima possibile.
Pensavamo che dopo l'acquisizione da parte di PlayStation lo studio potesse navigare in acque tranquille per un po', ma a quanto pare non è così.