Prince of Persia: The Lost Crown | Provato - Mosse azzeccate per il Principe?
Abbiamo provato una prima demo del nuovo capitolo della saga di Ubisoft, tornando in una Persia plasmata maggiormente dal mito.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Ubisoft
- Produttore: Ubisoft
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PS5 , PS4 , XSX , XONE , SWITCH , PC
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 18 gennaio 2024
LUCCA – La saga di Prince of Persia manca ormai da tanto tempo nel catalogo Ubisoft. L’ultimo capitolo, Le Sabbie Dimenticate, risale infatti al 2010 e da allora non si è più saputo nulla, fino a pochi mesi fa, quando, durante il Summer Game Fest, è stato presentato il primo trailer di Prince of Persia: The Lost Crown, nuovo capitolo che riporta l’azione in due dimensioni (e mezzo).
Il titolo è sviluppato da Ubisoft Montpellier, sezione della compagnia che storicamente si è occupata della serie di Rayman e di Beyond Good and Evil, e uscirà il prossimo 18 gennaio su PC e su tutte le console attualmente esistenti.
Durante l’edizione 2023 del Lucca Comics & Games, abbiamo avuto occasione di provare a fondo una demo del gioco di circa mezz’ora, potendo avere così un primo assaggio delle meccaniche di gioco che guideranno il nuovo capitolo della storica saga.
Una mitologia di spade e sabbia
Nel filmato introduttivo della demo ci vengono presentati il protagonista Sargon e i suoi compagni, l’ordine degli Immortali, guerrieri molto abili alle dirette dipendenze del Principe Ghassan in persona.
Il gioco ci mostra il loro arrivo nella città maledetta sul Monte Qaf, dove sembra che forze malefiche abbiano rapito il Principe. Proprio qui inizia il viaggio di Sargon, agile guerriero e uno dei più giovani del gruppo, che affronterà orde di nemici pur di salvare il suo principe.
Sappiamo ancora poco della storia, che potrebbe nascondere delle sorprese interessanti, soprattutto perché per la prima volta non è il suddetto principe il protagonista del gioco. Per il momento dobbiamo elogiare il character design del gruppo degli Immortali, che a livello estetico sono tutti ben caratterizzati, così da lasciare il segno al primo sguardo.
Il focus della nostra prova di Prince of Persia: The Lost Crown (potete già prenotare il gioco su Amazon) è stato soprattutto sul combat system, che ci ha sorpreso per la fluidità e varietà di attacchi.
Sargon ha poi una scivolata che può essere utilizzata per schivare, o, in combinazione con l’attacco, per lanciare i nemici in aria e proseguire con delle combo aeree. Non può mancare poi un tasto per parare e, se il comando è eseguito all’ultimo secondo, per effettuare i classici parry.
Se si riuscirà a effettuarne uno, Sargon eseguirà uno spettacolare contrattacco. Ci saranno anche degli attacchi speciali, eseguibili dopo aver caricato una apposita barra, cosa possibile attaccando i nemici. Nel mezzo di una combo Sargon potrà utilizzare anche degli attacchi con l'arco: sarà inoltre possibile utilizzarlo tenendo premuto il comando per mirare con maggior calma e precisione. Questo colpo sarà utile anche per risolvere alcuni enigmi ambientali.
Sargon ha poi un singolare potere speciale, con cui potrà creare una sorta di immagine di sé stesso in qualunque punto desideri. Ripremendo il tasto, con un effetto in stile “Sabbie del Tempo”, potrà riavvolgere l’azione e ritornare in quel punto preciso da qualunque posizione si trovi. Questo potere è utilissimo sia in combattimento che durante gli enigmi, ad esempio quando si fallisce un salto complesso da una piattaforma all’altra.
Negli scontri, alcuni nemici sono pensati appositamente per permetterci di sfruttare questa abilità. Ad esempio, tra quelli da noi incontrati c'era un soldato non morto con un grosso scudo che lo proteggeva da qualsiasi attacco frontale. Posizionando l’immagine in modo che fosse alle sue spalle, era possibile spostarsi sfruttando questo potere del rewind, cogliendolo così di sorpresa da dietro e rendendo inutile il suo scudo. Sarà molto interessante vedere nel gioco completo quanti altri utilizzi avrà questo potere.
I nemici da noi incontrati nella mezz’ora di prova erano piuttosto vari e ognuno con punti deboli e punti di forza da inquadrare per poter avere la meglio, dato che gli avversari erano molto aggressivi.
Abbiamo anche avuto modo di affrontare un boss del gioco, ossia la Manticora vista nel trailer. La boss battle è interessante e permette di utilizzare il combat system del gioco al meglio – specialmente il potere che permette di fare il rewind dell’azione, per schivare attacchi ad area e portarsi nei punti ciechi del nemico.
La bestia aveva poi diverse fasi, che si susseguivano ogni volta che questa perdeva parte della sua salute, e a ogni nuova fase il suo schema di attacchi cambiava.
Quanto visto sinora del combat system di Prince of Persia: The Lost Crown ci ha convinti, con battaglie fluide e spettacolari, un sistema di combo ben pensato e una buona dose di possibilità strategiche per affrontare i vari nemici. Attendiamo ora con curiosità di scoprire quanto questo si amplierà nel gioco finale.
Prince of Metroidvania
Altro aspetto molto importante di Prince of Persia: The Lost Crown è l’esplorazione. Questa è strutturata praticamente come un metroidvania classico, con aree inaccessibili se non senza poteri od oggetti adatti. Nella demo, infatti, alcune aree erano impenetrabili proprio per la mancanza delle abilità necessarie e non abbiamo avuto modo di scoprirle nel tempo limitato a noi concesso.
Le varie schermate in cui è diviso il gioco sono piene di segreti, deviazioni e scorciatoie.
Ci sono ad esempio cristalli speciali, spesso nascosti, utili per ottenere la valuta interna del gioco; questa valuta potrà poi essere utilizzata per acquistare nuovo equipaggiamento da alcuni PNG, ma per ora non abbiamo avuto modo di esplorare molto l’equipaggiamento e la possibilità di potenziare il nostro protagonista. Sappiate solo che nel gioco finale ci sarà quest'opzione.
In un Prince of Persia non potevano ovviamente mancare le trappole, e infatti in alcune sequenze ci siamo ritrovati a dover evitare lame rotanti, spuntoni piazzati sul pavimento e sui muri e burroni senza fondo. Insomma, la classica routine per chi conosce già bene le avventure passate del principe.
Il nostro Sargon fortunatamente potrà evitare agilmente questi ostacoli grazie a diverse abilità di movimento, tra cui una che sfrutta il potere del rewind per fare uno scatto durante il salto in qualunque direzione.
Anche l’esplorazione delle aree, dunque, seppur in linea con gli elementi classici dei metroidvania, sembra essere strutturata con criterio, in modo da variare molto il gameplay e sfruttare al meglio le abilità del giovane protagonista.
Chiudiamo quindi accennando alla componente tecnica del titolo, provato da noi su Nintendo Switch in modalità docked.
Il gioco si difende molto bene sulla console della grande N, la qualità dei modelli dei personaggi e delle ambientazioni è buona, ma non eccelsa, e probabilmente migliorerà molto sulle console con maggiore potenza, però il gioco si muove in modo molto fluido senza nessun singhiozzo o bug di qualche tipo.
Molto riuscite sono le animazioni di Sargon, specialmente delle sue mosse peculiari – come il citato effetto rewind, che è accompagnato da effetti speciali dall’ottima resa estetica.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Combat System molto vario e fluido
-
L'esplorazione in stile metroidvania funziona
Contro
-
Storia e altri elementi ancora da approfondire
Commento
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