Xbox Series S, id Software e Remedy temono tratterrà la next-gen

Punti di vista degli sviluppatori sulla next-gen low cost di Microsoft

Immagine di Xbox Series S, id Software e Remedy temono tratterrà la next-gen
Avatar

a cura di Paolo Sirio

Xbox Series S è stata finalmente annunciata e le specifiche fornite da Microsoft non hanno smesso di alimentare il fuoco delle polemiche, con un fronte che si schiera apertamente contro l'idea di una console meno potente che potrebbe finire con il rallentare il progresso tecnologico della next-gen.

Questa ipotesi era stata discussa in un nostro speciale con Jez Corden di Windows Central, che aveva scartato l'idea di una console capace di "trattenere" Xbox Series X e PlayStation 5, ma a quanto pare c'è qualcuno nel mondo dello sviluppo che non è d'accordo.

«La situazione della memoria è un grande problema sulla S», ha spiegato Billy Khan, lead engine programmer di id Software. Xbox Series S conta su una RAM da 10GB, in due pool da 8GB e 2GB rispettivamente, mentre Xbox Series X ne ha 16GB.

«Il quantitativo inferiore di memoria e i banchi di memoria divisi con velocità drasticamente più lente sarà un grosso problema. Abbassare aggressivamente la risoluzione di renderizzazione aiuterà marginalmente ma non sarà un contraltare completo alle carenze».

Sasan Sepehr, senior technical producer di Remedy, è andato meno nello specifico ma ha spiegato che «da consumatore, la amo! Come technical producer, vedo guai!!!», riferendosi nello specifico all'obbligo di ottimizzazione la versione Xbox per due piattaforme diverse.

Di certo, Microsoft ha puntato su una soluzione molto audace per la sua next-gen, proponendo una variante di Xbox ad appena €299,99, ed era evidente che - pur puntando a 2K e fino a 120fps - da qualche parte avrebbe dovuto tagliare.

A farne le conseguenze sono state RAM, come spiegato da id Software, potenza di calcolo della GPU, SSD capiente la metà di XSX e assenza del lettore ottico.

Una soluzione soltanto in parte simile a quella adottata da Sony, che per il suo secondo modello ha invece rinunciato soltanto al lettore Blu-ray, senza toccare di una virgola le prestazioni.

Gli analisti sono comunque già divisi sulla bontà di questa mossa, con alcuni che credono Microsoft abbia consegnato le chiavi della gen a Sony creando solo confusione e altri che invece la leggono come un modo intelligente per aumentare la propria base installata.

Se volete tenervi pronti per l'inizio della next-gen, l’apertura dei pre-ordini di PS5 è ormai imminente: fate riferimento alla pagina dedicata dal rivenditore Amazon per tenerli d'occhio
Leggi altri articoli