Xbox Scarlett: le conferme, le novità e le specifiche degli ultimi rumor
Analizziamo gli ultimi rumor su Xbox Scarlett e scopriamo cosa abbiano in comune coi precedenti (e quali novità portino)
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a cura di Paolo Sirio
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Microsoft
- Produttore: Microsoft
- Distributore: Microsoft
- Piattaforme: XSX
- Data di uscita: 10/11/2020
Abbiamo parlato spesso e volentieri dei rumor relativi a Xbox Scarlett, perché ci permettono di dare uno sguardo sempre più a fuoco di quello che sarà, e di come sarà, la prossima generazione di console. Se nell’ultima occasione questi rumor avevano un aspetto così convoluto da sembrare fantascienza, la nuova tornata di indiscrezioni sembra combaciare in maniera quantomeno “sospetta”, laddove il sospetto è che, lentamente e in un mare di dettagli che potranno venire smentiti presto o tardi, ci stiamo avvicinando sempre di più alla verità. E, aspetto ancora più interessante, pare aggiungere dei particolari rispetto a quello che ci eravamo detti una manciata di settimane fa, ragion per cui riteniamo sia il caso di continuare a discuterne insieme a voi.
Il nuovo rumor conferma i due modelli
Partiamo dalle conferme, ovvero dal fatto che, anche secondo questo nuovo rumor, Xbox Scarlett sarà una vera e propria famiglia di console fin dal day one, e che tale famiglia si articolerà in due piattaforme diverse per specifiche e per intenzioni. I due modelli in questione hanno nomi in codice di cui abbiamo già sentito parlare in precedenza: Lockhart e Anaconda, con il primo a rappresentare la variante entry level che permetterà a tutti in teoria di possedere una Xbox, con un leggero eppur significativo elemento di differenziazione rispetto alle voci dei mesi scorsi, e il secondo ad essere l’equivalente next-gen di Xbox One X.
Microsoft sembra dunque voler davvero ripercorrere le orme del lancio di successo di Xbox 360, sebbene all’epoca questo successo sia stato raggiunto per altri motivi: prezzo su tutta la linea, e non solo su un modello, più basso della concorrenza; lanciato anticipato di svariati mesi rispetto a PlayStation 3; supporto third-party come elemento di rottura a confronto con il passato e affermazione di affidabilità come piattaforma finalmente alternativa.
La situazione, chiaramente, è oggi molto diversa ma il tratto comune, sembrerebbe, è che il gigante di Windows vuole comunque avere una presenza massiccia e coprire tutte le possibili intenzioni di acquisto dei videogiocatori (e di quelli che si avvicinerebbero al mezzo allettati da qualche aspetto particolare della piattaforma). Sul prezzo, c’è la possibilità che il modello “base” (che “base” in realtà non è, perché è solo molto differente rispetto a quello del tier successivo) sia effettivamente più economico solo se portato sul mercato a 299 euro, perché Sony difficilmente rinuncerà ai 399 euro che hanno decretato la vittoria a mani basse di PS4 fin dalle prime battute della “console war” corrente.
Il modello più potente di Xbox Scarlett costerà invece 499 euro e questo pare ormai assodato, visto che dichiaratamente a Redmond prenderanno ispirazione sotto tutti i punti di vista dal buon riscontro di pubblico e critica ottenuto dalla fu Project Scorpio; in tal caso, considerando come si è parlato negli ultimi giorni di Xbox Game Pass come turning point della strategia videoludica di Microsoft, non sorprenderebbe se almeno a livello di marketing iniziale l’enfasi venisse posta sul modello entry level e non su quello ad alte prestazioni.
Aggiungiamo, come particolare che potrebbe risultare una piccola conferma della veridicità di queste indiscrezioni, che in entrambi i rumor (fonti JeuxVideo e Thurrott) si parla di un modello di Xbox One senza lettore ottico in arrivo già nei prossimi mesi.
Le performance di Xbox Lockhart e Xbox Anaconda
Diamo uno sguardo alle prestazioni che, secondo l’ultimo spiffero, sarebbero state assunte come target da Microsoft nella definizione della sua piattaforma next-gen. In questo caso, è bene precisare che soltanto alcuni dei punti, cosa di cui parleremo più avanti, sono stati “verificati”, e per quanto riguarda le stesse specifiche secondo Tom Warren di The Verge talune di essere non sarebbero accurate.
- Xbox One – 1.31 teraflop
- Xbox One S – 1.4 teraflop
- Xbox One X – 6 teraflop
- Xbox Lockhart – 4 teraflop
- Xbox Anaconda – 12 teraflop
Il modello entry level
Come specifiche e performance, Xbox Lockhart sembrerebbe in linea con PS4 Pro, quindi quasi mai 4K nativo, prezzo di partenza da 399 euro, doppia modalità grafica supportata quale standard, e così via. L’aspetto “next-gen” starebbe nei 4GB di RAM in più e nell’SSD rispetto al disco rigido, segno che Microsoft ha colto la lentezza del suo sistema operativo su Xbox One come qualcosa che non è piaciuto ai suoi fan (nonostante la modalità standby) ed è disposta a fare ricorso ad una tecnologia relativamente più costosa per risolvere.
La console avrebbe una prerogativa digitale, vista l’assenza di un lettore ottico. Questa sarebbe la differenza rispetto al rumor precedente, l’elemento di novità: il modello entry level non avrebbe il lettore Blu-ray, e sarebbe venduta per una fruizione in streaming e digitale.
Inizialmente, invece, si pensava soltanto ad un modello meno potente e la cosa, visto il focus su Xbox Game Pass degli ultimi giorni, sembra avere anche un certo senso. In ogni caso, tale modello non sarebbe rivolto al solo streaming, in virtù del fatto che la sua potenza sarebbe assimilabile, con le dovute proporzioni, a quella di una PS4 Pro, con più RAM e un SSD; tutti ingredienti che non servirebbero se si trattasse di una macchina pensata per il solo streaming (pensate alle voci di corridoio relative ad un supporto a Nintendo Switch).
L’obiettivo sarebbe dunque avere una macchina all’altezza di tutti gli altri dispositivi su cui Xbox vedrebbe i titoli del proprio catalogo girare, che sia grazie allo streaming di xCloud o passando per un hardware assimilabile a quello della generazione corrente, pur mantenendo il “profilo” next-gen attraverso l’implementazione degli ultimi ritrovati tecnologici e della nuova dashboard.
Il modello top di gamma
Non c’è un elemento di discontinuità nei rumor per quanto riguarda invece Xbox Anaconda, la Xbox One X della famiglia di Scarlett, e questo fa ben sperare circa la loro veridicità. Prezzo e prerogative rimarrebbero identiche a quelle proprio di Xbox One X, ovvero 499 euro, 4K nativo e presumibilmente, qualora desiderato dagli sviluppatori, 60 fotogrammi al secondo.
Contrariamente al modello base, questo appare chiaro, ci sarebbe un lettore Blu-ray “di serie”. Per quanto riguarda i puri numeri, parleremmo di una potenza di calcolo pari a 12 teraflop, il doppio di quanto espresso da Xbox One X, con quindi tanto margine di miglioramento a livello tecnico e per l’implementazione di funzionalità di prossima generazione (perlomeno in ambito console) come il tanto chiacchierato ray tracing.
La velocità di calcolo, oltre che la potenza, sarebbe alla base del design della console, e in tale direzione vanno i 16GB di RAM contro gli 8 attuali, per giunta con lo standard della GDDR6 e non più della DDR3; pertanto il miglioramento non sarebbe più soltanto quantitativo ma anche qualitativo, a supporto evidentemente del nuovo sistema operativo GameCore che fungerebbe da base a tutti gli sforzi gaming di Microsoft, che siano Windows o Xbox.
Al momento, l’SSD è l’unica “conferma” che abbiamo sotto il profilo delle specifiche, dal momento che abbiamo visto lo stato solido tirato in ballo in praticamente ogni discussione con la next-gen al centro. Non conosciamo il taglio degli SSD che verrebbero proposti su Xbox Scarlett, ma è lecito ipotizzare che le due console differirebbero anche da tale punto di vista, in modo da permettere di risparmiare qualcosina in più a quegli utenti interessati ad entrare nella prossima generazione dalla porta di servizio.
Per l’autunno 2020, anno in cui ci aspettiamo che arrivino le nuove piattaforme, i prezzi della tecnologia saranno di certo più contenuti, sebbene in questo frangente pensare ad uno stato solido da 1TB che non abbia un impatto consistente sul prezzo di una console ci risulti abbastanza difficile. Il passaggio da HDD a SSD avrebbe in ogni caso un impatto importante sul modo in cui i videogiochi vengono fruiti su console, in termini di velocità di accesso e prestazioni, per quanto riguarda i caricamenti in entrata e delle texture all’interno degli open world che sono ormai un genere a se stante (e di quelli diffusissimi), per cui si tratterebbe di un investimento che nella sua relativa e ancora da stabilire incidenza potrebbe valere la pena di fare.
Il reveal
Nella nuova indiscrezione si parla di un annuncio già all’E3 per entrambi i modelli. Noi ci aspettiamo un primo teaser come quello di Project Scorpio e non sappiamo quanti dettagli reali (il blowout di informazioni dovrebbe avvenire all’E3 2020 oppure a X019, al più presto) ma se il concept delle due console è alla base del progetto ci starebbe anticiparlo fin da subito.
Di certo, l’idea è approfittare dell’assenza di Sony quanto più possibile e quindi in quest’ottica è ipotizzabile che Microsoft forzi la giocata in qualche modo, ancora da stabilire o perlomeno da decifrare. Che l’uscita sia programmata per il 2020 è un segreto di Pulcinella ormai, e non ci aspettiamo, a proposito di forzare la giocata, un anticipo per quanto riguarda la finestra di lancio; certo è, e rimanga tra noi, se c’è qualcuno che avrebbe bisogno di anticipare i tempi, sia pure per il semplice non uscire nelle stesse settimane di PS5, quel qualcuno è proprio il colosso di Redmond.
In ogni caso, la comunicazione sarà molto importante nell’economia della presentazione e, visto che i primi rumor hanno confuso le idee un po’ a tutti, è possibile che la compagnia rischi qualcosa subito per poi avere un anno davanti a sé per correggere il tiro. Chiaramente si spera non sia necessario, e che si sfrutti l’onda lunga dei successi della retrocompatibilità, di Xbox One S e di Xbox One X per il futuro prossimo e a lungo termine.
Il quadro next-gen di Xbox Scarlett inizia a diventare sempre più pacifico man mano che ci avviciniamo all’E3 2019 e che le varie fonti cominciano a trovarsi d’accordo su quelli che dovrebbero essere i capisaldi della piattaforma. L’idea di due console facenti parti della famiglia next-gen di Xbox, qualcosa che pure aveva suggerito Phil Spencer all’E3 2018, pare ormai assimilata e starà da vedere solo quali saranno le loro sfumature; rispetto all’indiscrezione che voleva il modello entry level fungere solo come piattaforma per lo streaming, questo nuovo rumor sembra avere una maggiore base di credibilità, in virtù pure degli ultimi sviluppi lato Xbox Game Pass. Resteranno da valutare le specifiche, che nel corso dei mesi saranno più volte rimaneggiate sino a diventare finalmente vicine alle controparti reali, alle esigenze di un produttore di hardware e non solo ai bisogni dei gamer, ma per quelle dovremmo avere indicazioni abbastanza nette già all’E3 2019 di giugno.