Continua la battaglia a distanza tra Sony e Microsoft per la possibile acquisizione di Activision Blizzard da parte del gruppo Xbox, con la casa di Redmond che ha deciso di svelare un interessante retroscena su Xbox Game Pass per supportare la propria posizione.
Una delle principali preoccupazioni dietro la possibile riuscita dell'affare è infatti la possibilità che il servizio in abbonamento (trovate Ultimate in sconto su Amazon) possa avere un monopolio sul mercato, ostacolando così fortemente i suoi rivali — prevalentemente Sony e PlayStation.
Ed è proprio per questo motivo che il CMA, l'ente antitrust del Regno Unito, ha deciso di bloccare temporaneamente l'affare: una decisione che ha letteralmente fatto infuriare Microsoft, portando il colosso a lanciare l'accusa di aver preso le difese di Sony senza considerare i fatti e i potenziali danni ai consumatori.
Una risposta molto dura da parte della casa di Xbox, con un documento lungo e dettagliato che, come rivelato da Tom Warren di The Verge, ci svela anche una curiosità: Microsoft sostiene infatti che avrebbe voluto portare il suo servizio in abbonamento Xbox Game Pass anche sulle console PlayStation. Mossa che, prevedibilmente, avrebbe ricevuto un no secco da parte di Sony.
Di conseguenza, Microsoft sostiene che Sony «ha scelto di bloccare Game Pass da PlayStation», lanciando poi una stoccata nei confronti del servizio in abbonamento PS Plus:
«[Sony] ha scelto di proteggere i suoi guadagni dai giochi nuovi, piuttosto che offrire la scelta di potervi accedere tramite il proprio sistema in abbonamento, PlayStation Plus».
Microsoft says Sony has "chosen to block Game
— Tom Warren (@tomwarren) October 12, 2022
Pass from PlayStation" and that it has "elected to protect its revenues from sales of newly released games, rather than offer gamers the choice of accessing them via its subscription, PlayStation Plus." All a response to UK's CMA pic.twitter.com/ytOIhLRoIr
L'implicazione da parte della casa di Redmond appare molto evidente: se Sony sostiene di voler proteggere gli interessi dei consumatori bloccando l'affare, dovrebbe fare mosse che permettano loro una maggiore possibilità di scelta, oltre che offrire un potenziale risparmio sull'acquisto dei giochi.
Tutto questo per sottolineare, come già riportato in precedenza, la posizione di Microsoft sull'affare Activision Blizzard e Xbox: ad avere una vera posizione dominante, in questo momento, è Sony e bloccare l'acquisizione sarebbe soltanto un danno per i consumatori.
Naturalmente, questa è soltanto la difesa della casa di Xbox e non sappiamo se ci sarà una controreplica da parte di PlayStation: in ogni caso, è certamente curioso scoprire come effettivamente ci sarebbe stato un tentativo di portare Game Pass sulle console rivali. Una mossa che, del resto, la casa di Redmond non aveva mai nascosto di voler fare in futuro, se mai arrivasse un definitivo via libera.
Nel frattempo, il servizio in abbonamento ha deciso di continuare ad espandersi su nuove piattaforme: proprio pochi giorni fa è arrivata la conferma dell'arrivo dei giochi gratis in cloud anche su Meta Quest.