Xbox Game Pass, Phil Spencer: "non chiamatelo Netflix dei videogiochi"

"Amo il fatto che i videogiochi siano in vendita e la gente possa andare a comprarli"

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a cura di Paolo Sirio

Xbox Game Pass è stato, insieme ad altri servizi in abbonamento che hanno pian piano cominciato ad affollare il mercato videoludico, definito più volte “il Netflix dei videogiochi”.

Questa definizione, come rivelato da lui stesso in un’intervista concessa al podcast Gamertag Radio, non piace particolarmente a Phil Spencer.

Il responsabile del gaming di Microsoft ha spiegato che “amo il fatto che i videogiochi siano in vendita e la gente possa andare a comprarli. Non abbiamo un obiettivo, non c’è un ponte scorrevole da qualche parte che dice ‘hey, vogliamo trasformare tutti in un abbonato, nessuno dovrebbe comprare'”.

“Questa è la ragione per cui quando la gente usa ‘il Netflix dei videogiochi’ mi risento un pochino, perché Netflix non vende i contenuti che sono su Netflix”.

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“Per noi”, ha aggiunto, “se la gente vuole andare a comprare i loro giochi, noi pensiamo che sia una parte davvero salutare dell’industria. Se ci sono giochi che non comprerete, e volete abbonarvi per accedervi, noi vediamo tutto questo come un punto forte di Game Pass”.

Dal canto suo, Microsoft ha dimostrato a più riprese di credere nell’offerta di Xbox Game Pass, al punto da portarla anche su PC, pur in una forma personalizzata, e pensare di espanderla in futuro ad altre piattaforme.

Lo stesso Spencer si è ritrovato a dover difendere la strategia del gigante di Redmond e pregare i fan di non preoccuparsi riguardo alla sostenibilità del servizio, che già adesso sta generando profitti.

Fonte | USGamer.net

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