Potrebbe essere in arrivo una brusca frenata per la maxi acquisizione di Activision Blizzard nel gruppo Xbox: il Regno Unito ha infatti mostrato non poca preoccupazione in merito a ciò che significherebbe per la concorrenza.
Stando alle ultime indiscrezioni, l'operazione di mercato potrebbe richiedere un'indagine più lunga e approfondita: questo comporterà inevitabili rallentamenti, anche in vista di possibili aggiornamenti previsti su Game Pass (trovate l'abbonamento in sconto su Amazon).
L'operazione sembrava ormai essere in dirittura d'arrivo, dopo l'ok di uno degli enti regolatori più importanti: tuttavia, come avevamo già accennato, deve arrivare l'approvazione di tutte le organizzazioni mondiali più importanti prima di poter ufficializzare l'operazione.
Il CMA, l'autorità britannica per il commercio e i mercati, ha però deciso di mettersi di mezzo e di volerci vedere chiaro sull'operazione, dato che teme che l'acquisizione possa causare danni incalcolabili per PlayStation.
Secondo quanto riferito dal Financial Times (via VGC), Microsoft non sarebbe riuscita a fornire le giuste rassicurazioni all'ente regolatore, costringendolo a prepararsi a un'estensione della propria indagine che comporterà un rallentamento dell'acquisizione.
Significa che si entrerebbe a tutti gli effetti in una seconda fase dell'attenta analisi dell'operazione: se l'indiscrezione fosse confermata, il CMA assumerebbe una commissione indipendente per valutare se l'ingresso di Activision Blizzard nel gruppo Xbox costituisca o meno una violazione delle norme anticoncorrenziali.
Stando ad alcune fonti del Financial Times, l'autorità britannica sarebbe pronta ad aspettarsi «un'ampia indagine» e tempi particolarmente lunghi, dopo che Microsoft avrà mandato a Bruxelles il proprio caso con tutti i dettagli.
Insomma, come spesso accade per operazioni economiche di tale portata, sembra che i tempi di attesa siano destinati ad allungarsi più di quanto inizialmente preventivato: vi terremo prontamente aggiornati qualora arrivassero ulteriori novità importanti sulla vicenda.
Ricordiamo che l'acquisizione è stata protagonista di uno scontro a distanza tra Sony e Microsoft, che sta andando avanti da diversi giorni: da un lato, Phil Ryan ritiene che tenere Call of Duty su PlayStation per altri 3 anni sia «un'offerta inadeguata»; dall'altro, la casa di Xbox ha accusato Sony di aver volutamente ostacolato Game Pass pagando gli sviluppatori per non portare i loro giochi sul servizio in abbonamento.