Nelle ultime settimane l'affare Activision Blizzard e Xbox è diventato argomento di cronaca principalmente per lo stop temporaneo adottato dal Regno Unito e le successive perplessità dell'Unione Europea, che lasciano presagire un'acquisizione molto più complicata rispetto al previsto.
A spaventare gli enti antitrust — e Sony — è stata principalmente la possibile acquisizione dell'IP Call of Duty, che come dimostrato dal recente Modern Warfare II (lo trovate su Amazon) potrebbe potenzialmente condizionare gli equilibri del mercato.
Una situazione talmente complicata da aver spinto Microsoft a offrire concessioni, arrivando potenzialmente perfino a rinunciare alla stessa saga sparatutto: del resto, come dichiarato qualche settimana fa, ad interessare davvero la casa di Redmond non è Call of Duty, ma la posizione dominante nel mercato mobile.
Proprio pochi istanti fa è però arrivata una notizia molto importante, che potrebbe riuscire a sbloccare la situazione sul mercato europeo: come riportato infatti da Reuters (via VGC), l'antitrust della Serbia avrebbe approvato «incondizionatamente» l'affare Xbox e Activision Blizzard.
La Serbia diventa dunque il terzo paese ad aver dato il proprio ok incondizionato, dopo che Microsoft ha già ricevuto le prime approvazioni dall'Arabia Saudita e dal Brasile. Tuttavia, alla luce degli attuali stop, questo potrebbe essere il via libera più importante per la casa di Redmond.
Stephane Dionnet, partner dello studio legale McDermott Will & Emery, spiega infatti che l'approvazione della Serbia potrebbe essere utilizzata per assicurarsi un via libero anticipato anche per la Commissione Europea: proprio in quanto paese europeo, la sua approvazione potrebbe rivelarsi un assist fondamentale per la buona riuscita della trattativa.
Inoltre, l'ok della Serbia potrà essere utilizzato come ulteriore freccia al proprio arco davanti ad altre commissioni anti trust, evitando così altri potenziali rallentamenti.
Tuttavia, anche ammesso che la Commissione Europea dia il proprio benestare, resterà da convincere lo scetticismo del CMA britannico e dell'FTC statunitense, con quest'ultimo che, stando alle ultime indiscrezioni, sarebbe perfino pronto ad avviare una causa legale pur di fermare l'affare.
La maxi operazione di mercato Xbox e Activision Blizzard è dunque ancora ben lontana dalla sua conclusione, ma questo nuovo ok senza concessioni potrebbe essere l'aiuto che la casa di Redmond stava aspettando: vi terremo naturalmente aggiornati in caso di ulteriori sviluppi.