Continua la lotta serrata tra Xbox, Activision e gli enti regolatori di tutto il mondo, con l'ultimo round che tocca a quello del Regno Unito.
La protagonista stavolta è l'azienda che pubblica Call of Duty, con Modern Warfare 2 disponibile su Amazon sempre al miglior prezzo, ovviamente al centro delle discussioni dall'inizio.
Il fulcro rimane, infatti, sempre la saga di shooter considerata troppo pivotale per l'equilibrio delle forze in gioco, con il rischio di presunto monopolio dietro l'angolo. Al punto di poter danneggiare addirittura i giocatori, secondo il Regno Unito.
Questo perché proprio Call of Duty è un brand troppo centrale nella community dei videogiocatori, le cui vendite incidono tantissimo nell'equilibrio.
Ma se Activision Blizzard venisse fatta a pezzi, allora l'accordo con Xbox potrebbe arrivare ad una conclusione positiva.
Questa è la definizione della situazione da parte dell'ente regolatore britannico che, come riporta PC Gamer, ha spiegato le possibilità future.
L'autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito afferma che se Microsoft è seriamente intenzionata ad acquisire Activision Blizzard, il modo per farlo è sostanzialmente sciogliere Activision Blizzard.
La proposta è arrivata nel periodico aggiornamento (trovate il documento qui) sulla situazione della manovra finanziaria, in cui l'ente regolatore ha fatto alcune proposte.
Esistono due modi perché l'acquisizione Xbox Activision Blizzard possa concludersi definitivamente con la fusione, considerati dall'ente: strutturali, che modificano le condizioni dell'accordo proposto, e comportamentali, in cui le parti coinvolte promettono effettivamente di essere buone in cambio dell'ottenimento del permesso di fare ciò loro vogliono.
Nel caso dell'acquisizione di Activision Blizzard, la CMA ha citato due possibili rimedi strutturali. Il primo richiede la cessione parziale di Activision Blizzard, che potrebbe cedere tutto il brand Call of Duty oppure spartire le due aziende, tra Blizzard e Activision.
Sostanzialmente, la CMA darà il via libera all'accordo solo se il colosso Activision Blizzard verrà fatto a pezzi, perdendo quindi inevitabilmente molta della sua potenza economica.
Queste nuove interazioni tra le parti in causa fanno pensare che, in un modo o nell'altro, si sta arrivando alla fine della questione. Anche Bobby Kotick è intervenuto di recente, addirittura, minacciando il Regno Unito.
Nel frattempo Activision Blizzard si trova in mezzo ad altri guai differenti, e dovrà pagare una cifra enorme per le accuse degli anni passati.