WWE 2K23 | Recensione - Davvero più forte
Il wrestling di Visual Concepts compie un altro importante passo avanti: vediamo perché nella recensione di WWE 2K23.
Advertisement
a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Visual Concepts
- Produttore: 2K
- Distributore: 2K
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Data di uscita: 17 marzo 2023
Come ogni anno, è il momento di un nuovo videogioco dedicato al mondo del wrestling, in particolare all’universo WWE. L’anno scorso, Visual Concepts era riuscita a riportare la serie sui giusti binari, con un WWE 2K22 in grado non solo di far dimenticare il pessimo WWE 2K20, ma anche di classificarsi come il migliore titolo dedicato alla compagnia dei tempi recenti.
Quest’anno, Visual Concepts tenterà di bissare il successo con il nuovo WWE 2K23, disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC. Difficile aspettarsi un cambiamento radicale come per lo scorso episodio, ma il nuovo capitolo promette scintille grazie ad una modalità MyGM ancora più approfondita, l’introduzione della stipulazione Wargames ed una modalità Showcase dedicata al leggendario John Cena.
Ovviamente, abbiamo spolpato il gioco per voi – e siamo pronti a darvi il nostro verdetto.
Formula vincente non si cambia
Cominciamo la nostra disamina partendo direttamente dal cuore del gioco, vale a dire il wrestling lottato ed il gameplay. WWE 2K23 riprende fedelmente la formula introdotta dal suo predecessore, che ritroviamo qui con davvero pochissime modifiche.
In effetti, non ci saremmo aspettati grandi cambiamenti su questo fronte: Visual Concepts è riuscita a trovare un buon equilibrio tra simulazione ed arcade, dopo anni in cui l’aspetto simulativo si era rivelato essere fin troppo prominente. Il cambiamento più impattante è forse quello del metro per il kick-out, qui leggermente rivisto rispetto al passato, ma si tratta comunque di una modifica secondaria.
Se la proposta di WWE 2K22 vi era piaciuta (lo trovate ad un ottimo prezzo su Amazon), vi sentirete immediatamente a casa anche in WWE 2K23. Se invece avete saltato lo scorso appuntamento, potrete approfittare di un ottimo ed approfondito tutorial, in cui Xavier Woods vi guiderà alla scoperta di tutti i segreti per diventare un ottimo lottatore.
In generale, la formula funziona ancora. WWE 2K23 riesce a divertire e a trasmettere perfettamente il feeling di trovarsi sui ring della compagnia di Stamford. C’è ancora un eccessivo focus sulle counter, che diventano praticamente fondamentali quando si lotta ai livelli più alti, ma grazie alla possibilità di aumentare la finestra temporale per la risposta è possibile adattarsi gradualmente a questa meccanica.
Davamo abbastanza per scontato che non ci sarebbero state rivoluzioni quest’anno – e così è stato. Siamo tuttavia curiosi di vedere che impatto avrà l’arrivo di AEW: Fight Forever sul mercato. Il titolo, dedicato alla più grande rivale della WWE, è sviluppato da Yuke’s e promette un focus ancora maggiore sulla componente arcade.Vedremo se Visual Concepts cercherà di rispondere, in qualche modo, l’anno prossimo o se cercherà di differenziare la sua formula continuando a puntare su un equilibrio tra realismo e simulazione.
Vale la pena fare un piccolo accenno anche alla componente grafica. Anche sotto questo profilo, il gioco non rivoluziona niente (consideriamo che si tratta di un altro cross-gen), ma fa un ulteriore passo avanti rispetto al predecessore, migliorando il risultato (già buono) ottenuto lo scorso anno.
Rimangono alcune imperfezioni che da sempre caratterizzano i titoli di wrestling, su tutte la realizzazione e la fisica dei capelli dei lottatori, ma si tratta davvero di lamentele minori.
Never Give Up
Passiamo quindi a parlare delle numerose modalità presenti in WWE 2K23 (che potete ordinare già ora su Amazon), a partire dalla modalità Showcase di quest’anno, interamente dedicata a John Cena, che festeggia i suoi primi vent'anni sui ring della federazione.
Quest’anno la modalità Showcase arriva con qualche novità: anziché metterci nei panni del protagonista nei suoi match più iconici, vestiremo i panni dei suoi avversari in quelle che sono state le sconfitte più cocenti subite da John Cena.
Si tratta di un cambiamento della formula molto interessante, soprattutto perché consente di avere una maggiore varietà all’interno di questa modalità: interpretare avversari differenti ci aiuterà inoltre a prendere familiarità con i move-set di diversi lottatori, cosa che ci tornerà utile nel resto del gioco.
La selezione di match è ottima, così come l’inserimento di segmenti dei match reali, come avvenuto anche in passato. Mancano alcuni incontri storici avvenuti contro avversari ora passati alla AEW (pensiamo, in particolare, agli scontri con CM Punk e Daniel Bryan), ma ovviamente sarebbe stato difficile fare altrimenti.
La modalità Showcase è ormai una certezza dei titoli WWE, dunque non abbiamo particolari commenti da fare su di essa. L’unica vera pecca rimangono le condizioni di vittoria dei match.
Per quanto abbia senso a livello concettuale replicare esattamente quanto accaduto nei match, ricreare queste condizioni contro una IA poco disposta a collaborare è spesso frustrante; sarebbe forse preferibile rendere questi obiettivi opzionali e legarli a delle ricompense bonus, in modo da avere una difficoltà maggiormente scalabile anche in questa modalità.
MyRise e WWE Universe
Passiamo quindi ad altre due modalità ormai classiche, vale a dire MyRise e WWE Universe.
La modalità MyRise mette al centro la nostra ascesa sui ring della WWE nei panni di una nuova superstar. Quest’anno, la modalità gode di ben due storyline differenti, in base al sesso del personaggio scelto. Si tratta di un’ottima trovata, in grado di rendere la modalità altamente rigiocabile, grazie anche alla presenza di diversi bivi all’interno delle due storie.
Abbiamo notato anche un miglioramento per quanto riguarda la scrittura della storia, un po’ meno trash rispetto a quanto offerto negli scorsi anni. Anche il doppiaggio sembra migliorato, nonostante molte performance ancora decisamente sottotono.
Interessante anche l’implementazione di missioni secondarie, che ci garantiranno bonus di esperienza da reinvestire sul nostro lottatore. Abbiamo invece gradito meno la presenza di condizioni in alcuni match: sono noiose nella modalità Showcase e sono ancora più noiose qui, perché risultano anche poco contestualizzate.
Nulla da dire invece sulla modalità Universe: Appuntamento immancabile ormai da anni, la modalità non vede quest’anno grandissime novità e, se avete giocato ad un qualsiasi titolo WWE, saprete benissimo a cosa state andando incontro.
Può sembrare quasi paradossale che ci sia così poco da dire su queste due modalità, visto che sono quelle con cui potenzialmente passerete la maggior parte del tempo, ma il punto è che, tolta qualche aggiunta a MyRise, esse sono identiche a se stesse ormai da un po’, nel bene e nel male.
Il mio wrestling
Dalla scorsa edizione torna anche la modalità MyGM, che ci permette di vestire i panni di un General Manager di nostra scelta e di organizzare il palinsesto di uno degli show della compagnia. Quest’anno la modalità è stata notevolmente espansa rispetto a quanto visto in precedenza.
Adesso potremo far scontrare tra loro fino a quattro GM, controllabili sia dalla IA che da giocatori reali (solamente in locale); inoltre, ci sono più scelte, sia a livello di personaggi, come Eric Bischoff e Kurt Angle, sia a livello di show: potremo adesso infatti gestire sia NXT che NXT 2.0, ed in più potremo anche scegliere la storica WCW.
Oltre a questo, adesso la modalità non dura una sola stagione, ma c’è la possibilità di andare avanti e partecipare a nuovi draft. Potremo anche decidere di bookare i titoli mid-card, cosa che non era possibile l’anno scorso. In generale, abbiamo apprezzato la maggiore profondità data alla modalità, ma ci sono ancora alcuni aspetti su cui si potrebbe lavorare.
Innanzitutto, di tanto in tanto Triple H avrà delle particolari richieste a livello di booking; avremo la libertà di scegliere se aderire o meno alle sue domande, ma non farlo comporterà delle penalità. Il punto è che spesso queste richieste sono totalmente prive di senso, e compromettono l’immersione nel gioco, risultando eccessivamente forzate.
Un altro elemento migliorabile è il calendario: sarebbe interessante replicare fedelmente la programmazione WWE, seguendo la reale programmazione dei Premium Live Events anziché avere l’assegnazione casuale presente in questo titolo.
Infine, un piccolo appunto per quanto riguarda la presenza della WCW: abbiamo apprezzato davvero molto questa inclusione, ma spesso ci sono delle imprecisioni. Alcune cinture, infatti, presentano comunque il design WWE anziché quello della WCW originale.
Ciò detto, la modalità MyGM rimane comunque una delle proposte più divertenti del gioco e siamo soddisfatti del modo in cui è stata espansa rispetto allo scorso anno. Speriamo di vederla ulteriormente espansa nei nuovi capitoli, perché dopo anni di assenza se ne sentiva davvero la mancanza.
Un universo infinito
WWE 2K23 è, come il suo predecessore, un titolo mastodontico. Le modalità di cui vi abbiamo parlato finora vi prenderanno decine e decine di ore, ma non è ancora finita qui.
Torna anche la modalità MyFaction, dedicata alle card delle superstar WWE. Si tratta di una modalità secondaria, che ora è giocabile anche online. Come lo scorso anno, la continuiamo a trovare una modalità dimenticabile, oltretutto adesso plagiata dalla presenza di lootbox. Fortunatamente, è possibile semplicemente ignorarla o comunque sfruttarla per qualche partita occasionale, dunque non incide sull’economia generale del titolo.
Passando al resto, sono ovviamente presenti le classiche modalità esibizione e multiplayer, che permettono di affrontare match veloci, senza un collante narrativo a fare da sfondo.
Tornano tutte le stipulazioni di match viste lo scorso anno, con l’importante aggiunta dei Wargames. Si tratta di una tipologia di match ideata dal leggendario Dusty Rhodes, tornata in auge quest’anno grazie alla sua reintroduzione a Survivor Series. A livello di gameplay non comporta grandi cambiamenti, ma abbiamo comunque apprezzato la possibilità di cimentarci anche in questi match, che richiedono un pizzico di strategia in più rispetto ad altre stipulazioni.
Per quanto riguarda il roster, le cifre sono ormai impressionanti: stiamo parlando di oltre 180 lottatori disponibili, numeri che aumenteranno grazie ai futuri DLC. Certo, i move-set tenderanno inevitabilmente a ripetersi, ma in un gioco di wrestling questo risulta praticamente obbligato.
WWE 2K23: e quindi?
Siamo arrivati, insomma, a tirare le somme di questo WWE 2K23. Il gioco riprende in tutto e per tutto il suo predecessore, presentando dei ritocchi qua e là per migliorare la (già buona) formula dello scorso anno.
Oltre all’interessante modalità Showcase di quest’anno, gli elementi che più risaltano sono sicuramente la più approfondita modalità MyGM e la presenza dei Wargames. Vale la pena sottolineare anche la modalità MyRise di quest’anno, sicuramente più complessa e longeva.
Insomma, se WWE 2K22 era il migliore titolo di wrestling degli ultimi anni, WWE 2K23 riesce tranquillamente a piazzarsi qualche spanna sopra di esso, aggiungendo qualche tassello ad una struttura già fondamentalmente solida.
Versione recensita: PS5
Voto Recensione di WWE 2K23 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
La modalità Showcase di quest'anno è molto interessante
-
Modalità MyGM approfondita
-
L'aggiunta dei Wargames
Contro
-
Molto simile al predecessore
-
Ancora qualche imperfezione sul fronte tecnico
Commento
Advertisement