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WRC 10 sceglie di non far evolvere la serie | Recensione

Facendo il minimo sindacale, Kylotonn decide di lasciare la serie così com'è e non aggredire il trono di Dirt 2.0. Ecco com'è andata.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di WRC 10
WRC 10
  • Sviluppatore: KT Racing
  • Produttore: Nacon
  • Distributore: Nacon
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Racing Game
  • Data di uscita: 2 settembre 2021

Quando avevamo avuto il nostro primo contatto con WRC 10 appena due mesi fa, ci eravamo premurati di scrivere che i cambiamenti rispetto al precedente capitolo apparivano pressoché nulli. Non pensavamo però che Kylotonn si occupasse, da allora fino a oggi, di svolgere un lavoro dietro le quinte che appare sostanzialmente invisibile, difficile da notare persino per chi è un veterano della saga.

Il classico campanello d'allarme scatta già quando si prende in considerazione un dato incontrovertibile: da questa iterazione a quella precedente è passato appena un anno, e come avviene per i titoli annuali, il rischio è quello di trovarsi tra le mani un semplice upgrade dello stesso gioco comprato in precedenza.

Succede però che WRC 10 non è nemmeno questo, e tutta la questione non fa che assumere gli inquietanti contorni di un titolo che plagia se stesso, al limite del copia e incolla. Cosa è successo a WRC 10?

WRC 10 - Ma non ci eravamo già visti?

Nell'anno in cui PES diventa free-to-play e cambia nome in eFootball, e nel momento in sbucano letteralmente fuori dal nulla altri competitor che scelgono di adottare lo stesso modello, diverse prospettive iniziano inevitabilmente a cambiare: vale davvero la pena comprare tutti gli anni un gioco con differenze minime?

Col calcio la questione si è ormai spostata al centro di un sensato dibattito, ma nel momento in cui anche un titolo sportivo come WRC 10 non fa altro che tentare di seguire la scia degli anni precedenti, diversi interrogativi fioccano rapidi e a ragion veduta.

Ci sarebbe solo una vera novità in grado di giustificare l'esistenza stessa di WRC 10, e si tratta di una modalità studiata appositamente per una ricorrenza che sa di ghiotta occasione da sfruttare a tutti i costi: la celebrazione dei cinquant'anni di rally. Alla luce della prova su strada pad alla mano, e consapevoli dell'offerta contenutistica, ci siamo chiesti: perché WRC non ha saltato un anno e non ha approfittato della ricorrenza solo per fare un DLC a tema?

La risposta, piuttosto ovvia, è legata alla doppia necessità di monetizzare per un altro anno ancora e di sfruttare la licenza, che dal 2023 passerà nelle mani di Codemasters.

A proposito di Codemasters: lo scorso anno spiegavamo come WRC 9 avesse fatto dei piccoli passi in avanti per diminuire il divario qualitativo col re incontrastato che risponde al nome di Dirt 2.0. Kylotonn ha senza dubbio una serie che è riuscita a costruire una buonissima base, ma se nulla ci viene costruito sopra durante lo scorrere degli anni, si rischia di sfociare nell'obsolescenza.

Parliamoci chiaramente: WRC 10 è un titolo di buon livello, appassionante, ben costruito e attento ai comportamenti delle vetture su terreni diversificati, ma non è perfetto.

Si porta dietro le stesse problematiche dello scorso anno, correggendo solo alcune brutture della fisica dei veicoli che durante i ribaltamenti ci avevano lasciati sbigottiti. Ancora una volta, in solitaria potrete scegliere se avviare la modalità carriera o la modalità stagione.

La differenza principale è che la prima prevede anche la gestione della propria squadra, mentre nella seconda potrete partecipare ai rally senza dover badare al resto. Si registrano alcune aggiunte per quanto riguarda la gestione di micro management, assieme alla necessità di dover decidere quante e quali gomme usare nel corso delle tappe di un rally specifico.

C'è insomma più pianificazione, e ai livelli di difficoltà più alti avere un approccio superficiale significherà finire in fondo alle classifiche. Va detto però che togliere tutti gli aiuti dà maggiore soddisfazione, facendo anche assaporare competizioni che hanno tutt'altro gusto. In particolar modo, per gli amanti di questo sport spicca in modo netto la modalità 50° anniversario. Di cosa si tratta?

Gameplay e comparto tecnico

Come spiegavamo nella nostra anteprima, la modalità in questione consente di rivivere gli eventi più famosi degli ultimi cinquant'anni della World Rally Championship. I punti esperienza ottenuti in queste gare saranno sbloccati man mano che il giocatore s'imbatterà negli eventi anniversario della modalità carriera. Dopo aver sbloccato tutti gli eventi presenti, sarà possibile accedere alla modalità team privato della categoria WRC 3.

Ecco dunque che in WRC 10 potrete affrontare gare iconiche che hanno fatto la storia, come ad esempio il Rally dell'Acropoli del '73, il Rally di Sanremo dell'81 in cui Michèle Mouton rubò la scena o il Safari Rally dell'83, che venne considerato il più difficile del mondo.

Le gare legate a questa modalità sono in realtà poche, e tutto ha il sapore di un omaggio dovuto; di fatto si poteva fare qualcosa in più, magari strutturando il tutto come una sorta di carriera capace di progredire anno dopo anno, anziché fare degli highlight di alcune delle tappe più iconiche.

Tecnicamente il gioco è sostanzialmente identico alla precedente edizione, con l'aggravante che è passato un anno e dunque risulta ancora più difficile chiudere un occhio su alcuni dei difetti più conclamati.

Per esempio, nella versione PS5 (l'unica che abbiamo avuto modo di provare), si registrano molti fenomeni di tearing, in special modo quando ci si trova in mezzo a lussureggianti foreste o quando gli elementi su schermo aumentano di numero. Succede però anche in situazioni considerabili nella norma, come quando ci si trova con la strada sgombra nei rally innevati.

In WRC 10 sono rimasti inalterati i diffusi fenomeni di pop-up anche a media distanza, con la linea dell'orizzonte che non regala esattamente dei magnifici scorci in cui è sin da subito visibile in modo chiaro il tragitto da percorrere.

Anche gli elementi di contorno, in special modo il pubblico, gli arbusti a bordo pista e tutto ciò che si trova generalmente al di fuori della carreggiata, sono al di sotto degli standard e fanno da contraltare ai modelli delle vetture, che sono invece piuttosto curati e con molti dettagli (anche dopo gli incidenti che deformano la carrozzeria).

Confermiamo invece, ancora una volta, il buon lavoro fatto sull'uso del DualSense.

Guidare col pad di PS5 significa avere un livello di coinvolgimento completamente diverso, soprattutto per quanto riguarda la resistenza dei grilletti adattivi e l'uso intelligente del feedback aptico. Si consideri ad esempio che il comportamento diverso delle vetture, e di conseguenza alcune loro caratteristiche, sono riprodotte in modo credibile tanto quanto le sollecitazioni legate a freno e acceleratore.

In special modo, durante i tornanti o all'uscita delle curve più impegnative, accelerare nuovamente per una rapida ripartenza e dosare le frenate vi farà sentire sulle dita dei micro blocchi o tutta la difficoltà a tirare giù il tasto.

Grazie al feedback aptico sentirete invece la diversità dei terreni: dalla granulosità del pietrisco, alla sofficità della neve, fino ai tratti lisci dell'asfalto che diventano ruvidi durante le manovre più ardite. Anche l'audio del pad tende spesso a farvi sentire la ghiaia che si solleva al vostro passaggio e sbatte sulla vettura, ma in quest'ultimo caso ci sono variazioni minime e quasi non viene tenuto conto di gran parte dei parametri legati a rapidità e forza frenante.

In definitiva WRC 10 non riesce a fare quel salto che ci saremmo aspettati; ha preferito oziare, lasciare tutto inalterato e bloccare l'evoluzione stessa di una serie che iniziava a far vedere in che modo poteva riuscire a tallonare il diretto concorrente. C'è solo un altro anno per cambiare le carte in tavola, ma visto l'andazzo, la speranza di vedere un'importante prova di forza sta via via scemando.

Versione recensita: PS5

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Voto Recensione di WRC 10 - Recensione


7.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Impercettibili migliorie alla modalità carriera

  • La modalità 50° anniversario è studiata per gli amanti di questo sport

Contro

  • Gioco sostanzialmente identico all'edizione precedente, con l'aggravante che è passato un anno e i difetti sono ancora tutti lì

  • Fenomeni di tearing, pop up e visibile scarto qualitativo tra le vetture e tutto ciò che si trova fuori dalla carreggiata

Commento

Con WRC 10, gli sviluppatori compiono un'autentica leggerezza e decidono di adagiarsi sul lavoro svolto la scorsa edizione, non cambiando assolutamente nulla di sostanziale e costringendo questa nuova edizione a lasciare incompiuto il percorso di crescita che si era intravisto con WRC 9. L'unica motivazione che potrebbe far avvicinare i fan è legata all'inserimento della modalità 50° anniversario, che omaggia degnamente alcune delle tappe più iconiche e storiche di questo sport. Ci sembra tuttavia uno sforzo davvero esiguo, soprattutto se consideriamo i non pochi problemi tecnici su cui non si è fatto alcunché.
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