Where the Heart Leads ci insegna l'importanza delle nostre scelte
Armature Studios ci regala un'avventura da ricordare
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Armature Games
- Produttore: Armature Studio
- Distributore: Armature Studio
- Piattaforme: PS4 , PS5
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 13 luglio 2021
Il nome di Armature Studios è inevitabilmente associato al mondo dei titoli AAA: nel loro portfolio, infatti, gli sviluppatori possono vantare di aver lavorato a titoli come ReCore o Batman: Arkham Origins Blackgate, nomi altisonanti che hanno sicuramente contribuito ad aumentare il prestigio dello studio.
Ciò nonostante, oggi siamo qui per parlarvi di un titolo che ha, per contro, tutte le caratteristiche di una produzione indipendente, nonostante porti la firma proprio di Armature. Stiamo parlando di Where the Heart Leads, un’avventura fortemente incentrata sulla narrativa attualmente disponibile in esclusiva su PlayStation 4 e PlayStation 5. Il gioco ci ha incuriositi grazie al suo stile grafico peculiare e per la sua intrigante premessa narrativa, che vi illustreremo tra poco.
Le nostre aspettative sono state soddisfatte? Scopriamolo insieme.
L’apparente semplicità della vita quotidiana
Where the Heart Leads ci mette nei panni di Whit Anderson, un giovane uomo sposato con la sua amata Rene e padre di due figli. La sua vita scorre secondo i crismi della quotidianità a cui tutti siamo abituati, fino a che un’improvvisa tempesta notturna apre una voragine nei campi vicino all’abitazione della famiglia.
Poco male, se non fosse che il cagnolino di Whit finisce proprio per cadere all’interno di questa gigantesca buca. Fortunatamente, un pezzo di terra ha interrotto la caduta dell’animale, salvandogli la vita. Whit decide coraggiosamente di calarsi a salvarlo, ma dopo esserci riuscito finisce per cadere a sua volta nella voragine, sprofondando, stavolta, molto più in basso.
Come il cunicolo per Alice, questa apertura finisce per condurre Whit in un altro mondo, o meglio, in un altro tempo. O forse entrambi. Whit si ritrova infatti a rivivere i ricordi della sua vita, a partire dalla sua infanzia, e nel corso della sua avventura avrà modo di vedere l’impatto delle sue scelte su chi lo circonda. Non andiamo oltre nell’esposizione della trama, ma vogliamo parlarvi delle tematiche affrontate dalla storia. Where the Heart Leads ci vuole raccontare una vita straordinariamente normale, che potrebbe essere quella di chiunque; vuole farci partecipare alle sue gioie e ai suoi dolori e, soprattutto, vuole farci capire l’importanza delle scelte che facciamo, grandi o piccole; su questo, torneremo più avanti.
Se siete giocatori di vecchia (ma non troppo) data, saprete che non si tratta di una tematica nuova, anzi. Abbiamo esplorato territori simili con To the Moon, ad esempio; o ancora, nel primo Life is Strange, in entrambi i casi con ottimi risultati dal punto di vista qualitativo. E allora perché la storia di Where the Heart Leads ci ha colpiti così tanto?
Sicuramente, la ragione si trova parzialmente nel fatto che si tratta di tematiche sentite un po’ da tutti, fin dall’alba dei tempi. In letteratura come al cinema, gli esempi di storie che ci hanno portato a riflette sulla nostra esistenza e sull’importanza delle scelte che facciamo si sprecano. In secondo luogo, Where the Heart Leads ha l’innegabile pregio di riuscire a trattare queste tematiche senza cadere nello scontato e nel banale; impresa tutt’altro che semplice, proprio in virtù di quello che abbiamo appena detto.
Dei difetti, innegabilmente, ci sono. Innanzitutto, i personaggi secondari vengono rappresentati come silhouette, e questo gli fa perdere un po’ di personalità; sfortunatamente, questo viene esacerbato dal fatto che non tutti i personaggi sono stati realizzati con la stessa cura, ed alcuni dialoghi appariranno fin troppo piatti per questo.
Ovviamente, è molto d’aiuto anche il comparto tecnico. Anziché puntare su un’estetica realistica, gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare uno stile più cartoonesco, che in alcuni frangenti fa somigliare le ambientazioni di Where the Heart Leads a dei dipinti ad acquarelli. Una scelta che si sposa benissimo con le delicate tematiche che il gioco va a toccare, e che contribuisce a far immergere in un’atmosfera che riesce ad essere sognante pur nel suo realismo.
Lo stesso vale per la colonna sonora: non ci sono tracce che risaltano o che pretendono il ruolo di protagoniste della scena; tutto è studiato per far risaltare le emozioni messe in gioco dal racconto, ed in questo riescono ottimamente.
Sogno di una notte di mezza estate
Diciamolo subito: Where the Heart Leads è uno di quei titoli dove si gioca poco e si legge molto. Se questo tipo di impostazione non è di vostro gradimento, il gioco non farà assolutamente per voi. Se invece questo genere videoludico, ispirato alle classiche avventure grafiche, vi piace, allora qui potrete trovare pane per i vostri denti, pur nei limiti del gameplay proposto.
Controlleremo infatti Whit attraverso diverse location, tutte appartenenti ai suoi ricordi ed alla sua vita. Ci saranno le occasionali interazioni con gli oggetti presenti nell’ambiente, che serviranno perlopiù a sbloccare il percorso o a fornirci nuovi documenti che gettano ulteriore luce su Whit e sui suoi affetti, ma al di là di questo dovremo limitarci a muoverci in ambienti piuttosto lineari.
Esplorare bene le location, però, sarà sempre una buona norma: il gioco, infatti, è popolato da personaggi e “missioni” secondarie che potremo portare a termine soltanto esplorando a dovere le ambientazioni. Per quanto la struttura sia lineare, dunque, non potremo semplicemente catapultarci in avanti da un livello all’altro. Ciò che non è lineare, invece, è lo svolgimento della storia.
Fin dalle prime battute di gioco, prima ancora che Whit finisca nella voragine, saremo messi di fronte a scelte da prendere, perlopiù attraverso i dialoghi con gli altri personaggi. E qui c’è uno dei grandi punti di forza del titolo. A differenza di quanto accaduto in altri casi, qui ogni scelta conta davvero molto, anche quelle apparentemente più insignificanti.
Gli sviluppatori sono riusciti nel complesso compito di far sentire il peso di ogni nostra scelta, regalandoci così una grande soddisfazione anche quando l’esito si è rivelato diverso da quello che avremmo sperato. Ci sono davvero molte scelte lungo il percorso, ed in ragione di questo ci sono anche tanti finali differenti da sbloccare. Questo donerà un buon fattore rigiocabilità a coloro che vorranno rivivere l’avventura sperimentando percorsi differenti, anche se si tratta di una cosa che non tutti vorranno fare – in parte perché l’esperienza di gioco sarà, ovviamente, la stessa per larghi tratti, ed in parte perché Where the Heart Leads richiede un buon numero di ore per essere portato a termine (parliamo di oltre dieci ore).
Ciò nonostante, si tratta di un incentivo sicuramente gradito in un genere che, storicamente, ha sempre faticato nel fornire ai suoi giocatori motivi per tornare sui loro passi. Rimane qualche difetto minore: ad esempio, il ritmo della storia, lento specialmente nelle fasi di apertura, potrebbe far storcere il naso ad alcuni. La visuale isometrica adottata, inoltre, spesso si rivela piuttosto confusionaria, senza farci capire esattamente dove dovremmo andare o dove si trova un certo personaggio.
Al netto di questi difetti, però, Where the Heart Leads è un’avventura che riesce ad emozionare senza mai strafare, e tutti gli appassionati del genere dovrebbero darle almeno una chance.
Se Where the Heart Leads vi ha convinti, ricordatevi di ricaricare il vostro portafogli su PlayStation Store approfittando di questa ricarica.
Voto Recensione di Where the Heart Leads - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Storia appassionante
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Stile estetico accattivante
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Tratta tematiche importanti senza scadere nel banale
Contro
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Non tutti i personaggi godono di una buona caratterizzazione
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La visuale non sempre gioca a nostro favore
Commento
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