La polizia della prefettura di Aichi, in Giappone, ha arrestato un uomo di 23 anni per aver violato l'Unfair Competition Prevention Act.
La notizia sta destando particolare scalpore perché, come riporta Kotaku, l'arresto è dovuto alla vendita di un Sobble modificato.
Il sospetto, un disoccupato di Nagoya, avrebbe hackerato il personaggio in Pokémon Spada e Scudo per Nintendo Switch lo scorso aprile.
Dopodiché, avrebbe proceduto alla vendita per un totale di 4.400 yen, pari a circa 42 euro, ad un uomo di Kyoto.
L'annuncio è stato dato durante una conferenza stampa di oggi, in cui la polizia ha mostrato il PC desktop con cui sono stati alterati i dati del pokémon.
Il sospetto avrebbe già confessato e attività come questa comportano una pena fino a dieci anni di reclusione o una multa fino a 20 milioni di yen, oppure entrambe.
L'uomo avrebbe modificato i personaggi di Pokémon Spada e Scudo per un anno fino allo scorso novembre.
Questa attività di hack e rivendita agli appassionati gli avrebbe fruttato ben 1.150.000 yen, pari a quasi 11.000 euro.Non è il primo caso in cui la passione per i pokémon sfocia nel legale: di recente, un gamer ha infranto il lockdown dovuto al COVID-19 per giocare a Pokémon Go.
Lo sanno bene i fan: i giochi di Pokémon possono essere altamente competitivi e tutt'altro che facili come potrebbero sembrare - qui potete vedere quali siano i più difficili in circolazione.
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