Vampyr, le creature della notte approdano su Switch - Recensione
I vampiri invadono da Londra del '900 anche su console Nintendo Switch: come se la cava il titolo di Dontnod sulla console ibrida?
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Dontnod Entertainment
- Produttore: Focus Home Interactive
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 5 giugno 2018 - 29 ottobre 2019 Switch
Lo scorso anno ha visto la luce un titolo piuttosto particolare, in grado di generare attorno a sé un discreto quantitativo di hype. Vampyr è infatti il suggestivo action RPG targato Dontnod Entertainment, che arriva sulla console ibrida di Nintendo a svariati mesi di distanza dall’uscita originale su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Il gioco riscosse un buon successo di critica e pubblico, pur avendo alcuni difetti che ne minavano la riuscita generale (come ampiamente spiegato nella nostra recensione originale del titolo). L’edizione Switch (qui la pagina ufficiale del gioco) si propone di fatto come un porting in tutto e per tutto rispettoso del gioco apparso sugli scaffali nel 2018, immergendoci nuovamente nella Londra post epoca vittoriana popolata da ombre, sangue e morte.
Quella sete di sangue perenne…
La storia riprende ovviamente quella vista nel gioco uscito lo scorso anno: Vampyr ci farà vestire i panni di Jonathan Reid, un medico che si ritrova suo malgrado trasformato in un vampiro. In preda a una fame che non riuscirà a controllare, l’uomo dovrà mettersi in salvo da cacciatori che gli sono alle calcagna, cercando al contempo di risolvere alcuni inquietanti misteri che attanagliano le oscure strade della Londra del 1918, una città asfissiata dalla tremenda epidemia di influenza spagnola, causa di un numero di vittime impressionante.
Come se non bastasse, alcune creature demoniache uscite dai meandri dell’inferno hanno deciso di banchettare coi cadaveri che invadono le strade della capitale inglese. Il protagonista è chiamato quindi ad esplorare in lungo e in largo i vicoli della città londinese, determinato a trovare chi lo ha trasformato in un vampiro succhiasangue. Nei panni del non morto potremo quindi avere mano a tutta una serie di abilità straordinarie tipiche dei notturni, tra cui una forza sovrumana e la capacità di trasformarsi in nebbia. Immancabile anche la possibilità di affondare i nostri denti nel collo dei malcapitati, assieme a tutta una serie di abilità potenziabili tramite i consueti punti esperienza (utili anche ad ampliare anche il nostro bagaglio di mosse speciali).
Insomma, Vampyr è un action RPG nudo e crudo dotato inoltre di un tasso di sfida realmente corposo. All’inizio dell’avventura di Jonathan potremo infatti selezionare uno fra i tre diversi livelli di difficoltà proposti dagli sviluppatori. Il nostro consiglio è di stare piuttosto attenti, visto che si tratta di un titolo che punisce più che volentieri – pur non scadendo mai nella frustrazione – il giocatore. Prendere confidenza con le nostre abilità da vampiro sarà infatti fondamentale per avanzare senza problemi nell’avventura imbastita da Dontnod, così come il sistema di combattimento di Vampyr farà di tutto per mettere in risalto la nostra costante e terribile sete di sangue umano.
Che sia uno Skal oppure una delle varie creature della notte (boss inclusi), stare attenti ai loro attacchi – tenendo allo stesso tempo un occhio sull’indicatore della stamina – sarà fondamentale, così come imparare al più presto lo scarto per evitare i colpi degli avversari e contrattaccare (magari fiondandoci sul suo collo per morderlo e ricaricare così la nostra barra del sangue, essenziale per dare sfogo alle nostre abilità vampiresche). Nulla di particolarmente originale, sia chiaro, ma è pur sempre un sistema di gioco che funziona piuttosto bene (anche e soprattutto su Switch, in caso decideste di giocare in portabilità). Chiunque crede che Vampyr abbia voglia di imporsi come nuovo paradigma del genere di appartenenza, dovrà quindi rivolgersi altrove.
Non manca ovviamente un buon tasso di esplorazione e dialoghi con ognuno dei numerosi NPC che incontreremo tra i vicoli bui di Londra, utili spesso e volentieri a scoprire indizi per missioni primarie e secondarie (oltre a influenzare in maniere piuttosto incisiva l’andamento della trama principale, visto che avremo ben quattro finali diversi a disposizione).
Peccato solo che spesso e volentieri, al di fuori della scelta morale che prenderemo, gli eventi avranno comunque una risoluzione a nostro sfavore – cosa, questa, che vanifica in parte quella sensazione di libero arbitrio che si saremmo aspettati. Non che ciò sia estremamente dannoso ai fini della linea narrativa principale (la storia è infatti piuttosto ben impostata e priva di particolari sbavature di sceneggiatura), ma è anche vero che in un gioco in cui il fattore morale è piuttosto marcato, avremmo gradito maggiore libertà da questo punto di vista (cosa che purtroppo non è stata, men che meno in questa nuova versione del gioco).
Parlando della questione tecnica, la versione Nintendo Switch è la naturale conversione di un gioco pensato e sviluppato per PC, PlayStation 4 e Xbox One. Sulla console ibrida giapponese gli sviluppatori di Saber Interactive (ormai a loro agio nel realizzare porting per la piattaforma Nintendo), sono riusciti a limitare i danni di una conversione piuttosto difficile: il motore grafico grafico si regge piuttosto bene (sia in modalità docked che in modalità handheld), nonostante qualche calo di frame rate – specie durante i combattimenti – e nonostante la suggestiva atmosfera cupa e tenebrosa del titolo originale sia stata preservata a dovere. Anche i caricamenti a volte risultano essere piuttosto frequenti e lunghi tra una porzione di mappa e la successiva, sebbene in portabilità questo problema si riscontri in minor misura. Infine, un “grazie” va anche e soprattutto all’avvolgente colonna sonora e ai dialoghi in inglese – sottotitolati in italiano – ottimamente scritti e interpretati.
+ Impianto di gioco stabile e rodato
+ Tecnicamente ottimo...
- Un po' carente sotto il versante dell'originalità
7.7
Intenso, oscuro, narrativamente ricercato: questo era Vampyr lo scorso anno su console e PC, questo è Vampyr anche su Nintendo Switch. Un porting, quello portato a termine da Saber Interactive, che lascia ben poco spazio alle critiche: l’atmosfera cupa e tenebrosa della Londra di inizio secolo è trasposta alla perfezione, così come le meccaniche action RPG del titolo Dontnod sono piacevolissime da giocare anche e sopratutto su di una piattaforma “ridotta” come Switch. Dove il gioco inciampa è solo ed esclusivamente per quanto riguarda il comparto tecnico – di tanto in tanto claudicante – o se si è alla ricerca di un’avventura d’azione e di ruolo con meccaniche particolarmente originali (quasi del tutto assenti). In ogni caso, l’epopea vampiresca di Jonathan Reid è un’esperienza che farà gola – è proprio il caso di dirlo – a tutti coloro che bramano da anni un gran titolo incentrato sulle gesta dei vampiri. Ora anche su console Nintendo Switch.
Voto Recensione di Vampyr - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Atmosfera che si taglia con il coltello
-
Impianto di gioco stabile e rodato
-
Tecnicamente ottimo...
Contro
-
... nonostante qualche piccola incertezza
-
Un po' carente sotto il versante dell'originalità
Commento
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