Quello che sta vivendo Ubisoft nelle ultime settimane è sicuramente un periodo non esattamente felice per l'azienda, protagonista proprio poche ore fa di un report decisamente preoccupante per il suo futuro.
La casa di Assassin's Creed (trovate AC Valhalla su Amazon) ha infatti dovuto fare i conti con vendite non all'altezza delle aspettative e uno sviluppo per diversi giochi decisamente problematico, costringendo lo studio a numerosi rinvii e cancellazioni.
L'ennesimo rinvio di Skull and Bones è sicuramente il caso più clamoroso tra quelli denunciati dallo studio, che stando alle ultime indiscrezioni adesso sarebbe seriamente alla ricerca di un'acquisizione o una possibile fusione con un altro studio di livello.
Nonostante fossero già arrivate le smentite di rito pochi mesi fa, secondo il giornalista e insider Jeff Grubb la compagnia avrebbe effettivamente cercato questa soluzione, ricevendo però risposte assolutamente negative, al punto che molte di queste le avrebbero addirittura «riso in faccia».
Secondo quanto riportato da Jeff Grubb, pare infatti che Ubisoft abbia cercato un accordo con compagnie di dimensioni simili: una proposta che però non pare aver convinto davvero nessuno, a causa di una struttura eccessivamente grande e confusionaria del publisher.
Ubisoft definitely already did the rounds proposing acquisitions and mergers with other similar companies, and it mostly got laughed at. It's just too unwieldy. Its strength was its distributed development structure, and now that is an albatross.
— Grubb (@JeffGrubb) January 11, 2023
Anche il giornalista di GamesIndustry.biz Christopher Dring è intervenuto sull'argomento, evidenziando che secondo lui il vero problema della compagnia non è nemmeno considerabile la sua effettiva struttura, ma l'assenza di un gioco live service in grado di portare guadagni sul lungo periodo.
The big issue for Ubisoft isn’t its structure, not really. It’s the fact it doesn’t have a live service game of any significance. Look at the publishers worth billions… it’s all about that one title that prints money continuously. GTA Online, FIFA, CoD, Fortnite etc.
— Christopher Dring (@Chris_Dring) January 11, 2023
In altre parole, quello che alla compagnia manca è un gioco che sia in grado di far incassare soldi in maniera continuativa, senza che il publisher possa sentirsi costretto ad affidarsi alla propria schedule di lancio.
Ed effettivamente sembra che i numerosi progetti annunciati dedicati ad Assassin's Creed potrebbero andare in questa direzione, ma se questo report fosse confermato significherebbe che i problemi di Ubisoft potrebbero essere perfino più grandi del previsto. Naturalmente, vi invitiamo però a prendere il tutto con le dovute precauzioni, dato che si tratta di semplici indiscrezioni non confermate in via ufficiale.
Ricordiamo che proprio pochi mesi fa il CEO Yves Guillemot aveva deciso di fare un sacrificio e tagliare il suo salario, a dimostrazione di quanto tenga molto all'azienda. Vedremo se nei prossimi mesi e con le prossime uscite la situazione potrà migliorare.