Il periodo attuale di Ubisoft non è certo dei migliori, e questo Yves Guillemot lo sa ovviamente molto bene.
Sebbene giochi come Assassin’s Creed Valhalla, che trovate su Amazon, abbiano fatto molto bene, in generale l’azienda è un po’ scossa.
I progetti futuri sono ancora in bilico, nonostante non manchino le rituali rassicurazioni su videogiochi in sviluppo come Beyond Good & Evil 2, per fare un esempio.
Per non parlare di Skull & Bones, titolo annunciato tantissimi anni fa ma attualmente scomparso dai radar. Se non fosse per un leak, privo però di conferma ufficiale.
Abbiamo visto tempi migliori di Ubisoft, e proprio per questo motivo lo storico CEO Yves Guillemot ha deciso di fare la sua parte per aiutare l’azienda.
Come riporta GamesIndustry, Guillemot ha deciso di tagliare il 30% del suo stipendio a seguito delle analisi degli ultimi report finanziari.
Guillemot rinuncerà complessivamente a €310.607,00 nel corso del 2022, che corrispondono a un compenso variabile legato al raggiungimento delle condizioni di performance.
Per un totale annuo di oltre 600mila euro, ma con un milione in meno rispetto al 2021.
Una decisione presa dal CEO di Ubisoft in totale autonomia a seguito, appunto, della considerazione che l’azienda non ha raggiunto gli obiettivi finanziari prefissati e comunicati in precedenza ai mercati.
Non c’è dubbio che Yves Guillemot tenga ancora molto all’azienda, e anche questo gesto lo dimostra.
Così come ha dimostrato di avere a cuore Ubisoft nel periodo degli scandali legati alla condotta sul luogo di lavoro, per cui il CEO chiese subito scusa pubblicamente.
Sono lontani i tempi in cui il solo Assassin’s Creed riusciva a trainare finanziariamente l’intera Ubisoft. Chissà se, nel futuro della saga, ci sarà un nuovo episodio in grado di tornare ai vecchi fasti.
Il cui primo capitolo, invece, oggi svela un dettaglio decisamente raccapricciante che nessuno aveva notato prima.