The Last of Us Remake in sviluppo per PS5, rivela Jason Schreier

Bomba da Bloomberg, nel mezzo di una tribolatissima storia di sviluppo

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a cura di Paolo Sirio

The Last of Us Remake sarebbe attualmente in sviluppo presso Naughty Dog, con l'assistenza di Visual Arts Support Group, per PS5.

A rivelarlo in un nuovo report per Bloomberg è Jason Schreier, autore del libro di prossima uscita Press Reset ed ex reporter di Kotaku.

Il remake avrebbe una storia alquanto tribolata, come raccontato nella ricostruzione del giornalista americano.

Tuttavia, sarebbe confermata la sua realizzazione attualmente affidata - sotto il nome in codice T1X - alla casa capitanata da Neil Druckmann.

L'idea di un rifacimento di The Last of Us non sarebbe nata in Naughty Dog ma proprio in Visual Arts Support Group, un team di sviluppo di San Diego che storicamente assiste gli studi PlayStation nelle loro opere di maggiore successo (TLOU 2 incluso).

Sarebbe questo il misterioso progetto in cantiere proprio presso questa software house, da tempo collegata ad un Uncharted 5 ma evidentemente connessa, a sorpresa, al survival horror.

Il team avrebbe in origine puntato su un remake del primo Uncharted per guadagnare la propria indipendenza, ma quella pista sarebbe stata scartata perché molto costosa e avrebbe richiesto troppo lavoro di design aggiuntivo per aggiornare il titolo di partenza.

A quel punto, sarebbe stato deciso di scommettere su The Last of Us Remake, o T1X appunto, perché sarebbe stato più veloce adeguarlo agli standard moderni.

Ciononostante, la squadra di circa 30 persone guidata da Michael Mumbauer (più il resto dello studio, di oltre 200 staffer) sarebbe stata chiamata per aiutare a finire The Last of Us Part II nel 2019 con la promessa che poi avrebbe avuto il via libera per il suo remake.

Tuttavia, Sony avrebbe inviato persone di Naughty Dog - compresi alcuni dei creatori del gioco originale - presso Visual Arts Support Group, qualcosa che sarebbe stato visto come un'ingerenza (ovviamente i creatori avrebbero avuto maggiore voce in capitolo rispetto ai nuovi designer).

Gradualmente, il progetto sarebbe stato spostato nel budget di Naughty Dog e VASG, cui intanto sarebbe stata negata la possibilità di assumere nuovo staff e l'esistenza del quale è stata in effetti tenuta "segreta", sarebbe stata riportata al ruolo di supporto.

Nella primavera del 2019, una porzione di quel progetto, una classica slice verticale, sarebbe stata portata come prova della qualità del gioco.

Una proposta che non avrebbe mai convinto il boss di PlayStation Studios Hermen Hulst, poiché sarebbe stata comunque più costosa di altri remake come quello di Demon's Souls - la spiegazione sarebbe stata che il gioco sarebbe stato basato su un nuovo engine pensato appositamente per PS5.

Convinto allo stesso modo che un The Last of Us Remake avrebbe fatto bene, Hulst avrebbe deciso di consegnarlo direttamente nelle mani di Naughty Dog, che a questo punto, pare, ci starebbe ancora lavorando.

Sarebbe insomma questa la sorpresa in cantiere presso il team di Santa Monica, oltre al multiplayer di The Last of Us Part II in arrivo come gioco standalone - o magari proprio insieme a quello.

Un titolo che continua a riservare prelibatezze eccezionali ai giocatori, nonostante sia uscito ormai da mesi, e che potrebbe influenzare fortemente il rifacimento del capostipite.

Da non dimenticare che l'IP uscirà presto dai confini del puro e semplice videogioco, diventando una serie HBO con la quale questo remake potrebbe fare il paio in pochi anni.

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