È indubbiamente la notizia della settimana: a causa dell’emergenza sanitaria in corso, The Last of Us – Part II è stato nuovamente rinviato senza che venisse peraltro fissata una nuova finestra di lancio, dopo la cancellazione del debutto del 29 maggio prossimo. Nel corso di un podcast su PlayStation Blog, però, il director Neil Druckmann ha fatto un po’ il punto della situazione, rispondendo anche a chi chiedeva perché non far uscire il gioco solo in digitale nella data fissata.
Come spiegato dal director, le cose sono al momento in divenire e non c’è niente di scolpito nella pietra. Per questo, Sony e Naughty Dog non hanno ancora decisioni definitive e si stanno riorganizzando per capire come far arrivare il gioco contemporaneamente a più fan possibili.
Come spiegato da Druckmann:
Non c’è ancora una decisione definitiva in merito, per ora stiamo solo reagendo al fatto che c’è una catena diversa per la distribuzione retail – stiamo ragionando su come far arrivare le copie fisiche alle persone, e stiamo anche tenendo conto dell’infrastruttura di internet, che non è uguale ovunque. Questo è un gioco globale, che le persone di tutto il mondo stanno aspettando: vogliamo essere sicuri di fare le cose per bene e che non solo una piccola frazione di persone possa mettere le mani sul gioco.Posso dire che stiamo valutando tutte le strategie migliori per far arrivare il gioco a tutti i nostri fan nel più breve tempo possibile. Servirà però tempo per riorganizzarsi e cambiare le cose – e anche per vedere cosa succede nel mondo in una situazione come questa, che cambia di giorno in giorno.
Sulle nostre pagine avevamo già ragionato sulle difficoltà (e la non opportunità) di un’uscita solo digitale per The Last of Us – Part II, che darebbe un vero e proprio colpo di grazia ai negozi retail in questo momento di grande instabilità economica.
Fonte: PlayStation Podcast