La prima stagione di The Last of Us è riuscita ad adattare interamente il videogioco originale di Naughty Dog, lasciando così ampio spazio al sequel Part II per la prossima iterazione dello show televisivo.
Rispetto al primo capitolo della serie, Part II (lo trovate su Amazon) è un'avventura più longeva e che può essere facilmente divisa in più parti, rendendolo così ideale per approfondimenti televisivi suddivisi in più stagioni.
Non è dunque particolarmente sorprendente che gli autori abbiano già confermato non una, ma addirittura più stagioni di The Last of Us basate sul secondo capitolo videoludico.
Considerando però che ci sono attualmente in commercio solo due videogiochi, molti fan hanno iniziato subito a fare paragoni con un'altra popolare serie HBO: parliamo naturalmente di Game of Thrones (Il Trono di Spade), che ha dovuto proseguire la narrazione senza i riferimenti delle opere originali e causando un inevitabile calo qualitativo della narrazione.
Si ripeterà lo stesso identico "problema" anche con The Last of Us? È stato lo stesso Neil Druckmann a smentire tale ipotesi nello spoilercast di Kinda Funny (via Dexerto), facendo proprio un preciso riferimento all'altra celebre serie televisiva:
«L'accordo che abbiamo [con HBO] arriva fino al secondo gioco. Tutto qui.Ho voluto di proposito farlo in questo modo perché non volevo finire in una situazione simile a Game of Thrones, quando ti ritrovi costretto a fare qualcosa con cui potresti non sentirti a tuo agio».
Insomma, piuttosto che andare avanti a oltranza sfruttando il successo della serie, Neil Druckmann ha voluto assicurarsi che lo show televisivo riuscisse a coprire solo tutto ciò che è già stato narrato all'interno dei videogiochi.
Successivamente, a meno che non venga rilasciato nel frattempo un terzo capitolo, è probabile che la serie televisiva si interromperà per chiudere il tutto con un adattamento degno di nota, senza incombere dunque negli stessi errori che hanno coinvolto la stagione finale e non solo di Game of Thrones.
Inoltre, chi si aspettava di vedere modifiche estreme alle vicende narrate in Part II dovrà iniziare a mettersi il cuore in pace: Neil Druckmann ha già chiarito che non gli interessano le critiche ricevute.
Potremo dunque aspettarci una stagione ben diversa dalla prima, non solo per le vicende narrate e i colpi di scena, ma anche per la presenza di molti più infetti e scene d'azione.