Nonostante l'iniziale difficoltà per la reperibilità di Switch OLED al lancio, la situazione sembrava essersi stabilizzata per l'ultimo modello della console ibrida di Nintendo, oggi diventata molto più facile da acquistare.
La situazione, sfortunatamente, sembra che potrebbe presto cambiare: la casa di Kyoto infatti ha fatto sapere di aspettarsi una riduzione delle vendite quest'anno, dato che non sarebbe in grado di soddisfare l'attuale domanda di Switch OLED (potete acquistare la console con consegna rapida su Amazon).
Del resto, già lo scorso anno era stato il presidente Shuntaro Furukawa a sottolineare come il 2022 si sarebbe rivelato un anno molto difficile per la console ibrida, e il peggio sembra debba ancora arrivare.
In queste ore, Nintendo ha fatto sapere di aspettarsi una riduzione delle vendite del 10% durante l'attuale anno fiscale, facendo sapere che, probabilmente, sarà in grado di vendere soltanto 20 milioni di console.
Secondo le fonti di Nikkei Asia (via GameSpot) ci sarebbero diversi fattori da tenere in considerazione per giustificare questo improvviso calo, legati in ogni caso tutti a un unico responsabile: la carenza di chip semiconduttori.
Sebbene questo si sia rivelato un problema di non poco conto nel settore tecnologico, soprattutto per quanto riguarda la reperibilità delle console next-gen, anche Switch potrebbe presto fare i conti con questo gravoso problema, non facilitato dall'invasione dell'Ucraina e dalla pandemia sul territorio cinese: entrambi gli eventi hanno infatti causato inevitabili rallentamenti a livello logistico.
Nikkei segnala che proprio il lockdown a Shanghai potrebbe creare problemi significati per Switch e il modello OLED: se dovesse infatti continuare ancora a lungo, Nintendo potrebbe non essere in grado nemmeno di raggiungere il traguardo prefissato di 20 milioni di console.
Inutile dire che l'augurio per tutti i fan è che non si arrivi, almeno per la console della casa di Kyoto, al livello di PS5 e Xbox Series X, ancora oggi estremamente difficili da acquistare e che la situazione possa presto migliorare.
A tal proposito, sono arrivate ulteriori pessime notizie da parte della Intel, che sottolinea come la carenza di chip semiconduttori potrebbe proseguire addirittura fino al 2024.
Nella speranza che non si arrivi a tanto, non solo per PS5 ma anche per la console ibrida, sono stati messi a tacere tutti i dubbi relativi al possibile burn-in: uno youtuber ha svelato il risultato sul proprio schermo dopo 3600 ore ininterrotte.